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Civitanovese, parla Bresciani

005civitanovesec«La Civitanovese è salda come una roccia. Ribadisco la mia più totale

fiducia nei confronti del nostro Presidente Luciano Patitucci che sarebbe in

grado di acquisire Società professionistiche sin da subito: la sua solidità è

trasparente e insindacabile. Bisogna avere il massimo rispetto per chi ad oggi

ha permesso che questa Società possa continuare ad esistere!!!

La Società ad oggi ha sborsato 110.000 € per debiti pregressi appartenenti

alla precedente gestione e più di 200.000 € per questa stagione e con ancora

più forza proverà a vincere questo campionato in anticipo rispetto al piano

triennale previsto. Ribadisco, ci vuole rispetto e gratitudine per chi ha deciso

di investire il proprio denaro in una realtà come quella di Civitanova senza

ottenere nulla in cambio. Il Presidente Patitucci aveva due giorni fa espresso

la situazione attuale che era di ripristino amministrativo: per essere più chiari,

il 15/12/2014 presso lo studio del Dott. Santini alla presenza del Presidente

e della Dott.ssa Santinello è stato redatto un verbale di assemblea per il

cambio di amministratore della FC CIVITANOVESE 1919, che vedeva il

nostro attuale Presidente Luciano Patitucci anche nuovo Amministratore

Unico per rendere più facile la gestione contabile amministrativa ed avere

quindi la possibilità di operare in piena autonomia superando così le difficoltà

burocratiche che il gruppo B&L (amministrativamente parlando, non essendo

un suo settore quello sportivo) poteva creare.

Questo agli occhi di tutti deve essere indicativo in quanto un Presidente che

vuole essere in prima linea al fianco di giocatori, dirigenti, Staff si prende in

prima persona tutte le responsabilità che una Società Sportiva può portare,

facendo un passo a breve nell’acquisizione dell’intero pacchetto di quote

sociali. Chiaramente, questo cambio di amministrazione che da pochi giorni

è stato evaso presso la Camera di Commercio, ha rallentato il processo

gestionale.

Nella giornata di venerdì il Presidente ha versato nelle casse sociali della

Società l’importo necessario per la sistemazione in toto di quei ragazzi

in difficoltà, come specificato nel comunicato degli stessi giocatori, che

verrà eseguita nei primi giorni della prossima settimana, precisando che

un rimborso di un tesserato di questa stagione è comunque pari a due

mensilità di un comune operaio. Rimane singolare che i promotori di questo

comunicato (Amodeo, Pintori, Ferrini e Degano) siano proprio quelli che

ad oggi hanno già visto onorate le proprie spettanze e chi operato da un

crociato come Morbiducci in marzo del 2014 e che ad oggi a distanza di otto

mesi lo staff tecnico mi dice non essere ancora pienamente recuperato e per

questo poco utilizzato. Ma prendo atto di tutto, perché la riconoscenza esiste

in pochi di noi.

Mi sbagliavo nell’attribuire al panettone la sconfitta di Matelica, sarà forse

dovuta ad altro?

Non vorrei immaginare che i ragazzi abbiano preso la palla al balzo per

giustificare una prestazione senza precedenti e una simile mancanza di

rispetto per una maglia tanto gloriosa e per una moltitudine di tifosi accorsi

in massa in trasferta per sostenere la squadra in una gara decisiva. Non

ci voglio credere! Ma trovo inopportuna, e chi parla può permettersi di

dirlo vista la carriera che ho alle spalle, anche la scelta di divulgare un

comunicato 24 ore prima di una partita così determinante: questo potrà anche

comportare una serie di provvedimenti che vedranno protagonisti giocatori,

staff tecnico e sanitario. Nei miei dodici mesi a Civitanova ho dimostrato con

i fatti la passione, serietà e l’attaccamento nei confronti di questa maglia

portandola nei primi posti ed è proprio per questi motivi che la fiducia nei

miei confronti non deve mancare. E se mai mi rendessi conto di aver perso

questo rapporto privilegiato con città e tifosi non esiterei per il bene della

Civitanovese ad andarmene: proprio per questo oggi pomeriggio incontrerò

personalmente i capi delegazione della tifoseria organizzata».