POLITICHE GIOVANILI E REGIONE: CGIL MARCHE E GIOVANI CONTRO…..
A conclusione di una partecipata riunione, svoltasi ieri sera, delle Associazioni e delle sigle
giovanili e studentesche che hanno aderito allo scorso sciopero generale del 12 dicembre, la
CGIL Marche intende rilanciare la propria azione su diverse questioni riguardanti la
complessa condizione giovanile che vedrà fortemente impegnato il sindacato anche nei
prossimi mesi.
Questioni sia di carattere regionale che nazionale che riassumiamo di seguito.
1. I decreti attuativi del Jobs Act, a partire de quello riguardante il contratto a tutele crescenti,
non forniscono nessuna risposta al crescente tasso di disoccupazione giovanile e all’incontrastato
fenomeno della precarietà. L’unico risultato che si è raggiunti è la creazione di una categoria di
lavoratori di “serie b” che non vedranno mai conseguiti i diritti che fino a ieri erano propri dei
lavoratori.
2. La modifica del regime di tassazione delle Partite Iva aggrava la già difficile situazione di
questa “categoria” del mondo del lavoro che è stato nuovamente tradito dal Governo e rimane
in attesa di risposte. Si è modificato il regime di tassazione in maniera estremamente negativva
dimezzando la soglia di fatturato, da 30 a 15 mila euro e
la cedolare secca è stata triplicata, dal 5 al 15%, valida sia per gli under che per gli over 35.
A livello locale e regionale, diversi sono i punti di scontro con la Regione Marche e le sue scelte
poco attente alla condizione dei giovani e degli studenti:.
3. La scelta di dimezzare i fondi destinati al Diritto allo Studio, passando dai 32 milioni del
2014 ai 18 del bilancio di previsione 2015, denunciano la mancanza di attenzione su questo
fondamentale capitolo di spesa che, in un momento di crisi, dovrebbe rappresentare un caposaldo
da cui far ripartire un nuovo modello di sviluppo della Regione. Consapevoli delle difficoltà di
bilancio della Regione derivanti dai tagli nazionali, si richiede alla Regione di inserire il Diritto
allo Studio tra le proprie priorità dando un segnale di attenzione verso chi rappresenta il futuro
del nostro paese.
4. La gestione delle misure previste da Garanzia Giovani risulta assolutamente negativa e,
a quasi un anno dall’attivazione del provvedimento, persiste grande confusione tra i ragazzi
coinvolti. Ad esempio, tra le tante criticità, dei 3000 tirocini attivati nessuno ha ancora ricevuto
uno stipendio (nessuna mensilità) e ci troviamo nella condizione di avere dei ragazzi che, seppur
lavorando da Ottobre, non hanno ancora uno stipendio pagato (dalla Regione).
Su questi argomenti, così complessi e articolati, la CGIL Marche intende promuovere diverse
e differenti azioni coinvolgendo i ragazzi coinvolti a partire dagli utenti che si sono iscritti a
Garanzia Giovani con un ciclo di assemblee territoriali in tutta la regione.
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Carlo Cotichelli
CGIL – Marche
Responsabile Politiche Giovanili