CONFABITARE : PUGNO DURO E CARCERE PER CHI OCCUPA ABUSIVAMENTE
“ Stop alle occupazioni abusive e pugno duro, e con questo intendo
anche il carcere. Perché occupare è un atto illegale che lede i
diritti altrui”. Alberto Zanni, presidente nazionale di Confabitare
– associazione dei proprietari immobiliari – , spara a zero contro
“quella cultura della illegalità teorizzata e praticata da collettivi e
centri sociali che strumentalizzano la disperazione di tanta gente
per occupare appartamenti, o come è accaduto recentemente a
Bologna, interi palazzi vuoti”. Il fenomeno ha assunto negli ultimi
mesi dimensioni sempre più allarmanti, specie nelle grandi città
dove l’emergenza abitativa è un dramma sociale che colpisce
migliaia di famiglie . “ Certo, l’emergenza esiste – osserva Zanni-,
ma la colpa è da addebitare in gran parte agli enti locali, comuni e
regioni, che mal gestiscono il patrimonio degli alloggi popolari. E’ la
loro inerzia che di fatto favorisce il proliferare delle occupazioni”.
Ma che fare di fronte ad un fenomeno che è ormai diventato di
moda? Il presidente di Confabitare ha una ricetta ben precisa: “
le istituzioni usino il pugno duro contro i gruppuscoli che hanno
fatto dell’illegalità una pratica quotidiana. Stop alle occupazioni,
quindi, sgomberi immediati, fermi e arresti se quei signori vengono
colti in flagranza di reato. A tal proposito solleciteremo i gruppi
parlamentari al governo perché approvino una proposta di legge
che preveda pene detentive per i professionisti delle occupazioni.
Non possiamo fare passare il principio che si può ottenere con la
violenza ciò che va richiesto nel rispetto delle leggi”.
Ufficio Stampa Confabitare