Neppure l’inutile CO.RE.COM sono riusciti a cancellare
L’ultima promessa è sempre la più eclatante e serve a far dimenticare la sorte della precedente. Normalmente la precedente non ha avuto esito e non è stata realizzata, ma alzando ancora di più l’asticella e promettendo una cosa ancora più grande l’ultima diventa quella a cui prestare attenzione. Così chi ricorda la promessa del premier di tagliare la burocrazia? E la volontà di “ridurre” le municipalizzate”? Il taglio degli Enti inutili? L’accorpamento dei Comuni al di sotto dei 5000 abitanti? Potremmo continuare ancora per molto. Nulla di tutto questo è stato fatto e mai sarà messa mano a ciò, per il semplice motivo che tutto serve alla catena di comando e alla fabbrica del consenso. La cinghia di trasmissione parte dal basso e sale fino al vertice, se si interrompe la catena la fabbrica del consenso è a rischio, anche per Renzi. Nell’inutilità generale e negli Enti assolutamente inutili, creati appositamente per dare una collocazione ad ex parlamentari, primi o secondi dei non eletti, puntelli e galoppini vari c’è sicuramente il CO.RE.COM, comitato regionale per le comunicazioni. Previsto dalla legge 249/97 è quanto di più inutile e ridondante possa esistere, eppure conta un Presidente, un vice Presidente, un direttore ed una struttura tecnica, che noi paghiamo e che per nostra fortuna non ci serve. Se il premier vuol fare sul serio e non ridursi a macchietta politica, con le sue frequenti piroette, tagli con coraggio dove c’è da tagliare, tagli la spesa pubblica, abbatta il debito e disboschi la giungla degli enti e dei comitati creati apposta per gli amici degli amici. Non ce li possiamo più permettere, pena il salto nel buio e la perdita di ogni sovranità nazionale in materia economica. Purrtoppo siamo quasi certi che il premier non ne ha né la forza né la volontà di farlo.