SECONDE CASE: dal 1998 rivalutazione nell’ordine del 20%
Il mercato immobiliare turistico ha registrato negli ultimi anni una diminuzione dei valori. Nel 2013
la contrazione dei prezzi immobiliari è stata del – 6,6% per le località turistiche di montagna, di
– 8,8% per quelle di mare ed infine del -5,7% per le località di lago.
La casa vacanza nonostante l’aggravio della tassazione ha, tutto sommato, resistito: la percentuale
di compravendite immobiliari che ha interessato questa tipologia abitativa è rimasta abbastanza
stabile nel tempo, attestandosi intorno al 5%. Ad essere cambiato nel tempo è stato il modo di
sceglierla e di viverla. Infatti la disponibilità di spesa per comprare la seconda casa è diminuita
negli ultimi anni e per questo motivo si sono preferite località meno rinomate e meno famose ma
con abitazioni a prezzi più accessibili. Si sono ridimensionate le richieste di soluzioni con vista sul
mare o sulle montagne, aspetto molto apprezzato dai potenziali acquirenti che faceva lievitare i
valori abitativi. Altra tendenza affermatasi negli ultimi tempi è quella di utilizzare maggiormente
l’abitazione durante i week end e in altri periodi dell’anno per recuperare parte delle spese. Infatti
soprattutto nelle località di mare sono sempre più le persone che affittano l’immobile anche per
alcune settimane ad agosto o a luglio, quando si possono percepire canoni più elevati.
Il ribasso dei prezzi sta restituendo nuova linfa anche agli acquisti da parte di stranieri che
prediligono soprattutto le località di mare e di lago ma non disdegnano la montagna e le località
di campagna dove sono alla ricerca di rustici. Russi, tedeschi ed inglesi si orientano sia su
appartamenti con vista mare o vista lago sia su soluzioni indipendenti più distanti dal mare che
rispondono al loro bisogno di tranquillità. Questa tipologia di acquirenti apprezza anche le case
d’epoca nei borghi storici e le soluzioni nuove costruite con criteri di efficienza energetica.
Nelle località di mare poi nel corso del 2013 la riduzione dei valori immobiliari ha stimolato
anche la domanda di prima casa e questa è una novità che non si era ancora registrata: infatti la
domanda di seconda casa in molte località aveva contribuito a tenere alti i prezzi rendendo così
difficile l’acquisto della prima casa da parte dei locali.
Dal secondo semestre del 2007 anno in cui è iniziato il ribasso dei prezzi immobiliari le località
di montagna hanno perso il 22%, le località di mare il 30,2%, quelle lacustri il 19,8%. Dal 1998 la
rivalutazione dei prezzi è stata rispettivamente del 22,2%, 22,1% e 28,5%.
Dall’analisi socio demografica degli acquirenti di casa vacanza si evince che la maggioranza
è rappresentata da famiglie, età media tra 45 e 54 anni. L’81,5% acquista senza mutuo e la
tipologia più compravenduta è il trilocale con il 36,4% seguito dal bilocale con il 34,9%.
Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa