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1993, il passato ritorna come fosse ieri con le stesse facce……….

0tangentopoliPassano gli anni e venti son tanti, ma questo Paese non cambia. Anzi con gli stessi protagonisti si ripropongono le stesse storie del 1993, la prima grande tangentopoli. Con il Paese in crisi, l’economia in ginocchio continua imperterrito  il malaffare, peraltro quasi sempre ad opera degli stessi protagonisti, della prima e seconda repubblica. Non vogliamo farvi i nomi, ci interessano i fatti e la rilevanza di questi nella vita quotidiana delle istituzioni, della burocrazia, asservite agli interessi particolari di pochi ignobili profittatori. Come spiegare il ripetersi ossessivo del fenomeno corruttivo, come comprendere quello che accade da sempre e con sempre maggiore coinvolgimento intorno agli appalti e alle opere progettate e realizzate sempre ad un costo doppio o triplo rispetto ad altri Paesi. Basti pensare al costo per km dell’alta velocità, a quanto costano da noi le costruzioni dei penitenziari, le strade e le autostrade, gli edifici pubblici, le forniture, tutte sono occasioni per lucrare e portare sempre più il Paese allo sfascio. Si perché oramai la sensazione certa è di non avere via di uscita, se gli stessi uomini del 1993, con il contorno di vecchi e nuovi faccendieri apparecchiavano costantemente la tavola delle tangenti. Non abbiamo vie di uscita se non con un atto interruttivo forte, in grado di scardinare dalle fondamenta questo sistema malavitoso e putrido, al quale si affianca per pericolosità ed estensione il tessuto criminale di mafia, ndrangheta camorra, sacra corona unita, tanto per non farci mancare niente. Il premier Renzi vuole innovare, combattere la burocrazia, ma forse una lotta senza quartiere alla corruzione, al malaffare e alle consorterie criminali, con mezzi non convenzionali sarebbe auspicabile.

ARES