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Provincie cancellate? No, una beffa!

03tagliprovincieSbandierata ai quattro venti come una riforma epocale, quella contenuta nel ddl Del Rio, approvato dal Senato e i procinto di essere preso in esame dalla Camera è un autentico bluff. Si un bluff a tutti gli effetti, intanto perché le Provincie non vengono abolite, cosa possibile con una modifica della Costituzione, poi per il motivo legato ai provvedimenti che pochi conoscono e che invece portano a valutare come lo svuotamento delle Provincie comporti in automatico l’aumento dei Consiglieri Comunali nei comuni, l’aumento del numero degli assessori, lo spostamento del personale potrà dar luogo a diverso inquadramento e quindi anche a retribuzioni più alte. La vera riforma, tanta decantata da Renzi sarebbe stata quella di tagliare la burocrazia provinciale e non solo quella, i lauti compensi erogati a funzionari di un Ente ritenuto dai più inutile, dove anche solo un capo squadra, inquadrato come agente di polizia provinciale guadagna cifre a dir poco esorbitanti se non fosse per il ruolo artatamente attribuitogli. Renzi d’ora in avanti, come abbiamo ricordato nei giorni scorsi faccia le cose in modo corretto e compiuto e solo dopo ne dia l’annuncio, in modo da non indurre in equivoci o far pensare esclusivamente all’esigenza di una strategia comunicativa. Gli italiani, caro Matteo, ne hanno le tasche piene di politici bugiardi e di riforme farlocche, non basta, non può bastare l’intenzione o l’asta di 150 auto blu su e-bay, quando dall’altra parte è in corso di istruttoria una gara per l’acquisto di alcune centinaia di nuove vetture, non basta e non può bastare l’annuncio di una battaglia contro gli Enti inutili se questi continuano a prosperare e a chiedere soldi e carta agli italiani sotto altre forme. Sveglia Matteo, pria che si sveglino gli Italiani, almeno quelli che non sono tra i depositari delle ricchezze di questo Paese, leggi con più attenzionei giornali, anche quelli locali, vi troverai notizie che dovrebbero far vergognare per l’eternità questa classe dirigente e politica. Caro Matteo l’abolizione delle Provincie appare oramai un fatto superato e quasi inutile, difronte agli sprechi e agli eccessi di gran parte delle regioni a Statuto Speciale, 8eccetto forse il Trentino), ma chissà mai se troverai il coraggio di mettere le mani anche su questo verminaio.

ARES