Morti due quarantenni ad Amandola
È giallo ad Amandola sulla morte di due 40enni, Renzo Eclitti e Graziano Ortolani, che vivevano in due diversi appartamenti in una palazzina di edilizia popolare.
L’allarme è scattato intorno alle 13 quando la madre di Eclitti è andata a casa del figlio per portargli il pranzo. L’uomo non rispondeva e allora è stata forzata la porta. Considerato che erano amici, i soccorritori hanno suonato anche al campanello dei Ortolani, che vive al piano di sopra, anche qui senza ricevere risposta. Poi hanno anche fatto squillare il cellulare di Eclitti e hanno sentito che si udiva da dietro la porta. A quel punto si è pensato al peggio ed è stata sfondata la porta.
I due amici sono morti contemporaneamente e con le stesse modalità. Sui corpi non c’erano segni evidenti di violenza, ma entrambi avevano la bocca piena di sangue.
Secondo le prime notizie che trapelano, la morte potrebbe essere riconducibile a un’overdose. Sul corpo di uno dei due sarebbero stati trovati i segni di un’iniezione, ma non sul cadavere dell’altro; si ipotizza che quest’ultimo possa aver assunto lo stupefacente per inalazione o averlo ingerito.
Eclitti e Ortolani avevano trascorso insieme la serata di ieri. Entrambi pare fossero in cura per problemi di depressione. Sul posto, i carabinieri di Amandola e di Ascoli e due medici legali. Coordina le indagini il sostituto procuratore di Ascoli Umberto Monti.