Osimo: scoperto call center squillo
Scoperte ben quattro case squillo cinesi ad Osimo (Ancona), una città di soli 34.000 abitanti. Gli appuntamenti venivano fissati tramite call center. Le prostitute, nella stragrande maggioranza dei casi, non parlavano minimamente la lingua italiana e per esercitare la loro professione con clienti sclusivamente italiani, si aiutavano con una specie di “dizionario” fai da te dove erano specificate le prestazioni in lingua italiana con accanto la traduzione in cinese.
Particolare interessante e fin ora mai riscontrato è che gli appuntamenti con le prostitute avvenivano telefonicamente con una sorta di call center, infatti alla chiamata del cliente non rispondeva direttamente la ragazza richiesta ma un’altra cinese, identificata, che dopo aver fornito l’indirizzo della casa di appuntamento invitava l’uomo a richiamare appena arrivato sul posto e nel frattempo, sempre telefonicamente, avvertiva la prostituta dell’arrivo del cliente.
Durante le operazioni venivano identificati numerosi clienti, tutti italiani maggiorenni di ogni ceto sociale ed età. Sono in corso accertamenti sul materiale rinvenuto, rubriche telefoniche e taccuini con numeri di telefono presumibilmente appartenenti ad altri clienti o persone coinvolte nel meretricio al fine di arrivare alla loro identificazione.
I proprietari delle abitazioni dove avveniva materialmente la prostituzione risultavano estranei ai fatti, anche perché i contratti di affitto non venivano stipulati dalle prostitute ma da altri connazionali che giustificavano l’interesse per l’appartamento asserendo che erano in procinto di aprire attività commerciali nella zona e avevano bisogno di alloggi per i loro dipendenti.