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Disoccupazione: Record a Settembre

disoccupazioneI dati ISTAT sull’occupazione sono oramai un bollettino di guerra. L’Istituto certifica una perdita di 80.000 posti solo nel mese di Settembre e di oltre 490.000 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il tasso di occupazione è oramai stabile intorno al 55% e le conseguenze sono presto intuibili sul bilancio dell’INPS e sulla condizione delle famiglie. Peggio ovviamente va per i giovani tra i 18 e i 34 anni, dove il tasso di occupazione si attesta al 16,1% che tradotto in cifre significa lavoro per 2 giovani su dieci. Purtroppo non c’è da aspettarsi una svolta nel breve e medio termine anche considerando alcuni fattori congiunturali, il PIL negativo a -1,8%, il credito alle imprese di fatto inesistente, aziende in default o costrette a chiudere nell’ordine di centinaia al mese. Come si può in questa condizione ricostruire un futuro di sviluppo, di lavoro, di solidarietà, di benessere e pace sociale? Quanto ancora occorre attendere per vedere approvati provvedimenti seri e risolutivi dei mali endemici di questo Paese, la spesa pubblica improduttiva, un sistema burocratico/amministrativo arcaico e bloccante, una corruzione dilagante, una malavita aggressiva, una giustizia non giustizia, un esecutivo ondivago ed incerto, incapace anche di decidere sulle cose meno complicate e capace di complicarsi la vita sulle cose semplici. Intanto nel Paese la protesta prende forma ed ancora nessuno si è reso ben conto di cosa possa realmente accadere nei prossimi mesi.

ARES