AFFIDATO L’INCARICO PER IL RICORSO AL TAR CONTRO IL DECRETO DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALE DELLA CENTRALE DI STOCCAGGIO GAS
SANT’ELPIDIO A MARE– L’Amministrazione Comunale continua per la sua strada in merito alla realizzazione di un giacimento di gas naturale in sotterraneo nel giacimento di Palazzo Moroni (ex Verdicchio), destinato all’accumulo di gas naturale.
A tal propos
ito, è di questi giorni una delibera della giunta comunale con cui si è dato l’incarico all’avvocato Gian Luca Paolucci per concretizzare il ricorso contro il decreto di compatibilità ambientale – relativo a tale impianto di stoccaggio gas – emanato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
“Questa amministrazione nutre delle serie perplessità in ordine alle ricadute della realizzazione dell’impianto sulla sicurezza dei luoghi e sulla salute dei cittadini interessati e relative all’impatto ambientale dell’impianto – osserva il Sindaco Alessio Terrenzi – oltre che alle emissioni gassose nell’aria, all’inquinamento acustico, agli scarichi dei residui oleosi nelle falde acquifere, ai rischi idrogeologici, alle vibrazioni conseguenti ai trivellamenti, all’impatto paesaggistico, alle ripercussioni sulle previsioni di insediamento urbanistico realizzate e in corso di realizzazione. Insomma, temiamo per la salute dei nostri concittadini e per gli equilibri ambientali della zona pertanto abbiamo deciso di avversare in ogni modo possibile la realizzazione di tale impianto. Come avevamo anticipato all’indomani dell’atto emesso dal Ministero, con cui si è dichiarata la compatibilità ambientale dello stesso, abbiamo dato seguito al nostro impegno affidando formale incarico ad un legale che avrà il compito di dare corso all’impugnativa di tale atto”.
L’avvocato Paolucci ha piena conoscenza dello svolgimento dei fatti in quanto ha già rappresentato l’ente comunale per il ricorso intentato contro il decreto del dirigente della Regione Marche a suo tempo emesso.
Si compie, dunque, un altro passo per far amplificare la voce di una comunità che vuole difendere – e l’Amministrazione Comunale è perfettamente in linea con ciò – il diritto alla propria salute.
Il Sindaco Terrenzi, inoltre, è in attesa di incontrare il Presidente della Regione Gianmario Spacca per poter rappresentare ogni aspetto della vicenda in vista della richiesta, da parte del Ministero, di un parer e anche alla Regione Marche in merito alla realizzazione dell’impianto.
“Questa amministrazione nutre delle serie perplessità in ordine alle ricadute della realizzazione dell’impianto sulla sicurezza dei luoghi e sulla salute dei cittadini interessati e relative all’impatto ambientale dell’impianto – osserva il Sindaco Alessio Terrenzi – oltre che alle emissioni gassose nell’aria, all’inquinamento acustico, agli scarichi dei residui oleosi nelle falde acquifere, ai rischi idrogeologici, alle vibrazioni conseguenti ai trivellamenti, all’impatto paesaggistico, alle ripercussioni sulle previsioni di insediamento urbanistico realizzate e in corso di realizzazione. Insomma, temiamo per la salute dei nostri concittadini e per gli equilibri ambientali della zona pertanto abbiamo deciso di avversare in ogni modo possibile la realizzazione di tale impianto. Come avevamo anticipato all’indomani dell’atto emesso dal Ministero, con cui si è dichiarata la compatibilità ambientale dello stesso, abbiamo dato seguito al nostro impegno affidando formale incarico ad un legale che avrà il compito di dare corso all’impugnativa di tale atto”.
L’avvocato Paolucci ha piena conoscenza dello svolgimento dei fatti in quanto ha già rappresentato l’ente comunale per il ricorso intentato contro il decreto del dirigente della Regione Marche a suo tempo emesso.
Si compie, dunque, un altro passo per far amplificare la voce di una comunità che vuole difendere – e l’Amministrazione Comunale è perfettamente in linea con ciò – il diritto alla propria salute.
Il Sindaco Terrenzi, inoltre, è in attesa di incontrare il Presidente della Regione Gianmario Spacca per poter rappresentare ogni aspetto della vicenda in vista della richiesta, da parte del Ministero, di un parer e anche alla Regione Marche in merito alla realizzazione dell’impianto.