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Marche: in attesa di nuovi sgravi, cresce la precarietà

L’analisi dei dati dell’INPS, elaborati dall’IRES Marche e relativi al periodo
gennaio–settembre 2017, ribadiscono un andamento problematico del lavoro della nostra
regione.
Anche in questi nove mesi del 2017, la precarietà è aumentata rispetto al relativo periodo
dello scorso anno passando da 16.977 nuovi contratti a tempo indeterminato del 2016 a
15.743 del 2017 confermando la variazione negativa dei precedenti mesi. Non solo: si
nota un aumento di 44.194 unità rispetto allo stesso periodo del 2016 dei contratti a
termine, apprendistato e stagionali.

I contratti a tempo indeterminato stipulati fino a questo momento rappresentano, nella
nostra regione, solo il 9.9% mentre le assunzioni con contratto a termine degli risultano
più di 7 volte in meno (72.75%).
Continua la crescita vertiginosa delle cessazioni dei contratti che passano da 105.264 dei
primi otto mesi dell’anno a 135.379 nel periodo Gennaio-Settembre 2017. La testa della
classifica delle cessazioni contrattuali è tenuta ancora una volta dai contratti a termine che
toccano quota 86.444 (+44,2% rispetto allo stesso periodo del 2016).
Diminuiscono invece le cessazioni dei contratti a tempo indeterminato che si fermato a
quota 25.536 rispetto allo stesso periodo del 2016 (26.738 unità). Il dato deve essere
interpretato con le adeguate precauzioni dato che nei mesi precedenti (Gennaio–Agosto
2017) le cessazioni di questa tipologia di contratti erano di 22.806 unità (2730 unità in più).
L’unica nota positiva risulta essere l’aumento dei contratti di apprendistato che passano
da 6.726 unità di Agosto 2017 a 7.740 di Settembre 2017 confermando l’aumento rispetto
allo stesso periodo dello scorso anno (6.030 unità).
Il saldo tra assunzioni e cessazioni di rapporti di lavoro a tempo indeterminato è negativo
di 10.793 unità aumentando di 1032 unità rispetto al periodo dello scorso anno ed
aumentando di 1.660 rispetto alla periodo gennaio-agosto.
Infine, un altro dato negativo per le Marche riguarda le trasformazioni dei contratti (a
termine e di apprendistato) a tempo indeterminato che continuano a diminuire di anno in
anno passando da 11.545 del 2015, a 7.600 unità del 2016 terminando in questo
settembre 2017 a 6.920: il 59.9% in meno rispetto al 2015.
Osserva Giuseppe Santarelli, segretario regionale Cgil Marche: La situazione nelle
Marche continua ad essere tra le peggiori in Italia, pur essendo la seconda regione
dove si attivano più nuovi contratti, dopo il Molise. Ormai si tratta quasi ed
esclusivamente di contratti precari. Il Governo, in legge di stabilità, sta preparando
un nuovo pacchetto di agevolazioni alle assunzioni, questa volta rivolte
principalmente ai giovani. Ancora un altro tentativo di drogare il mercato del lavoro,
per poi spendere un effimero ed illusorio risultato in campagna elettorale. Quando
poi gli incentivi finiranno, si raccoglieranno ancora i frutti di una politica del lavoro
sbagliata,
Ancona, li 1/12/.2017

TAB. 1 – Assunzioni (Gennaio – Settembre 2017) –
2015 2016 2017 diff. 17-16 diff. 17-15 % 17/16 % 17/15
a tempo indeterminato 28.363 16.977