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CNA Terr.le Fermo: superbonus, dal Governo risposte soddisfacenti o scatteranno le proteste

Blocco della cessione dei crediti e dello sconto in fattura: “Se lunedì il Governo non darà risposte
soddisfacenti, CNA e le altre associazioni datoriali saranno pronte ad organizzare azioni di
protesta”.
I vertici CNA Fermo, il Coordinatore Andrea Caranfa e il Presidente Emiliano Tomassini, si
esprimono in maniera netta, purtroppo non ci sono dubbi sulla gravissima ricaduta provocata dalla
repentina decisione del Governo in materia di superbonus e cessione del credito: “Coesione sociale e
tenuta del tessuto economico sono a rischio, nostro dovere fare il possibile per tutelare aziende e
cittadini da una situazione che CNA ha denunciato da tempo a tutti i livelli”.
Sono ore concitate quelle che seguono l’approvazione in Consiglio dei Ministri del decreto legge che
metterebbe in ginocchio il settore delle costruzioni: “Un intervento che arriva a gamba tesa sulle
aspettative di crescita e sui livelli occupazionali, considerato che il mercato della riqualificazione e
messa in sicurezza del patrimonio immobiliare è stato il motore della ripresa post pandemia. Non
dimentichiamo – dice Loris Antolini, imprenditore edile e Presidente di CNA Costruzioni Fermo
– che i lavori finanziati dal superbonus hanno generato un valore economico pari al 7,5% del Pil
marchigiano”. Nelle Marche infatti nel 2022 l’investimento medio per ciascun condominio è stato di
508 mila euro, mentre i proprietari di abitazioni unifamiliari hanno investito in media 108 mila euro e
per le unitа abitative indipendenti si è scesi a 91 mila euro. Prosegue Antolini: “Come rilevato dal
Centro Studi CNA Marche, nella nostra regione i crediti bloccati superano il miliardo di euro, con
oltre 2 mila imprese coinvolte a rischio fallimento, 3 mila i cantieri fermi e oltre 10 mila cittadini
marchigiani proprietari di immobili oggi nel caos”.
Una decisione poco comprensibile né lungimirante quella del Governo, che provoca molteplici
conseguenze: “La riduzione degli investimenti privati – rimarcano Caranfa e Tomassini – e
dell’attività di tutta la filiera coinvolta, per non parlare della stagione dei contenziosi che si aprirà,
contribuendo ad alimentare la sfiducia dei cittadini nei confronti di politica e istituzioni. Il decreto,
così annunciato, inoltre, interrompe quel percorso virtuoso di transizione energetica avviato e blocca
la messa in sicurezza degli edifici compromessi da terremoti e alluvioni. CNA chiede l’immediata
istituzione di un tavolo permanente per trovare soluzioni efficaci e condivise sul riordino del sistema
degli incentivi”.
Fermo, li 18 febbraio 2023 L’Ufficio Stampa