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Tavolo per lo Sviluppo e la Competitività

Chiuse le call, la ‘nuova’ legge 181 alla firma del ministro Patuanelli
Canigola: Area di crisi, risposta vincente. Il distretto è vivo, ha solo bisogno di risorse
Una buona base di partenza. Sapere che oltre 250 aziende hanno risposto alla call di Invitalia è la
riprova che il lavoro di squadra dei componenti del Tavolo per lo sviluppo e competitività ha
funzionato. Le associazioni di categoria, insieme con la politica, hanno prodotto il massimo sforzo
per spiegare le possibilità derivanti dall’area di crisi complessa.
Ora ci sono due tappe importanti da non sbagliare. La prima è l’abbassamento della soglia di
investimento, da 1.5 milioni a 1 milione, strettamente legata alla possibilità di aderire al progetto
anche come rete di imprese; la seconda è sapere quanto prima l’ammontare delle risorse che Stato e
Regione metteranno a disposizione dei progetti.
Il numero delle domande dimostra che la lettura del territorio era giusta e che l’area di crisi poteva
essere una risposta alle necessità. Questo distretto fermano – maceratese è vivo e non ha alcuna
intenzione di buttare la spugna, ma necessita di un aiuto.
In questi giorni sono in corso le verifiche da parte di Invitalia delle manifestazioni d’interesse. Gli
imprenditori stanno ricevendo telefonate da parte degli uffici romani. Al termine di questa fase ci
sarà la prima vera scrematura, eliminando così inutili doppioni o piani irrealizzabili, che porterà poi
alla definizione dei bandi. Abbiamo avuto la conferma che usciranno entro i primi mesi dell’anno in
modo da vedere partire i progetti già a primavera. Così come Invitalia ha confermato che la
modifica della legge 181, già condivisa con l’allora ministro Luigi Di Maio, è sul tavolo del
successore, Stefano Patuanelli, per la firma.
La chiusura della call in realtà è una porta aperta. Altre imprese possono ora pensare di aderire,
avendo avuto la conferma che il territorio è reattivo. Non aver preso parte alla call, infatti, non è un
limite. Ma è grazie alla importante risposta avuta in questa fase se ora Mise e Regione sanno che
dalle parole bisogna passare ai fatti.
Va ricordato che se Invitalia penserà ai progetti sopra il milione di euro, c’è da definire tutta la
partita di quegli investimenti di somma inferiore, ma ugualmente importanti, che la regione Marche
ha garantito di voler coprire. Sappiamo che al momento ci sono almeno due milioni di euro pronti,
ma ne serviranno molti di più. Più volte l’assessore regionale Fabrizio Cesetti e il presidente Luca
Ceriscioli hanno ribadito che non è un problema di risorse, ma di progetti, ora il territorio ha
dimostrato che le idee non mancano, basta avere l’aiuto giusto per realizzarle.

LA PRESIDENTE
Dr.SA MOIRA CANIGOLA