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VENERDÌ 13 FEBBRAIO TERESA MANNINO A MAIOLATI CON SONO NATA IL VENTITRÉ

001manninoPensa sempre a quello che dice e dice sempre quello che pensa. Si potrebbe sintetizzare in questo modo il

carattere che contraddistingue Teresa Mannino in scena il 13 febbraio al Teatro Spontini di Maiolati con Sono

nata il ventitré nel cartellone teatrale promosso dalla Fondazione Pergolesi Spontini in collaborazione con

AMAT, Marche Teatro – Teatro Stabile Pubblico e gli Assessorati alla Cultura dei Comuni di Jesi, Maiolati Spontini

e Montecarotto e con il contributo di Banca Popolare di Ancona e Sogenus.

Se è vero che siamo la somma di quello che siamo stati, di quello che siamo e delle scelte che faremo,

sicuramente questo spettacolo – scritto dalla stessa Mannino con Giovanna Donini – ci mostrerà ciò che ha reso

Teresa Mannino Teresa Mannino!

“Ho voglia di raccontarmi – dice Teresa – voglio raccontare al mio pubblico la mia vita, com’ero, come sono

cresciuta e come è cambiato il mondo intorno a me.” Un viaggio nella sua infanzia, tra i piccoli e grandi traumi

di allora che magari poi si sono rivelati formativi. “Sono diventata quella che sono passando attraverso momenti

difficili che mi hanno fatto crescere – continua Teresa – ecco, voglio raccontarvi i miei traumi; ad esempio? Ad

esempio che ero la terza figlia e quando toccava a me fare il bagno, l’acqua non c’era più. Un classico. E poi voglio

parlare dei calciatori di ieri e di oggi e del rapporto genitori figli.” Così, passando attraverso il racconto della sua

infanzia trascorsa nell’ambiente protettivo ma anche adulto e forte della sua Sicilia, dei rapporti genitori e figli, o

quello dei mitici anni ’70, Teresa ci racconta la sua versione dei mutamenti avvenuti in questi ultimi anni.

“La mia forza e determinazione – prosegue l’attrice – derivano dalla mia famiglia, dai miei genitori che mi hanno

amata incondizionatamente. Ero una ribelle ma loro mi hanno sostenuta anche quando non ho seguito le orme

familiari, come ad esempio nei miei studi universitari.” Oggi che da figlia è diventata madre, Teresa individua

nel rapporto genitori figli un cambiamento critico per cui siamo diventati iperprotettivi a scapito di bambini che

crescono impacciati ed insicuri: “siamo genitori talmente preoccupati di tutelare i figli dai pericoli quotidiani che

non curiamo la società nella quale dovranno crescere.” Tra i traumi della vita non poteva mancare quello del

tradimento. La letteratura classica è piena di eroi ed eroine infedeli. Ma guarda caso le donne che tradiscono non

vengono perdonate e di solito muoiono, mentre gli uomini traditori non muoiono mai, semmai sono le amanti

a fare una brutta fine! Così Teresa prende in prestito la figura dell’eroe classico, quella di Ulisse e, alla luce dei

tormenti di Penelope, rivela il suo potenziale di antieroe di tutti i tempi. Sono nata il ventitré è lo specchio dei suoi

pensieri; e siccome pensa sempre quello che dice e dice sempre quello che pensa, sarà un’esperienza divertente

seguire il suo filo logico. “Sono una persona diretta, nel bene e nel male. Questo è il mio pregio – afferma Teresa

– ed il maggior difetto. Quando mi interpellano per sapere come la penso rischio sempre di ferire e di essere

ferita. Sembra un paradosso, ma la sincerità può essere male interpretata. Anche nella mia carriera, soprattutto

all’inizio, quando non mi conosceva nessuno, ho rischiato più volte di lasciare di stucco il pubblico per i miei modi

diretti. Ora si divertono un sacco.”

Per informazioni e biglietti: Biglietteria Teatro G.B. Pergolesi 0731 206888, AMAT 071 2072439, Biglietteria Teatro

delle Muse 071 52525. Biglietteria presso il Teatro Spontini nel giorno di spettacolo da un’ora prima dell’inizio

previsto alle ore 21.