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A VILLA DEI PINI NUOVE TECNICHE DIAGNOSTICHE

00villapiniLa casa di cura di Civitanova potenzia la gastroenterologia con l’introduzione di due

esami che rivestono un ruolo importante nell’individuazione di patologie dell’apparato

digerente

Villa dei Pini, casa di cura del Gruppo Santo Stefano, ha introdotto nuove tecniche che

rivestono un ruolo importante nella diagnosi di patologie dell’apparato digerente. La clinica

di Civitanova è infatti oggi in grado di eseguire due nuovi esami: l’ecoendoscopia e la pH –

impedenziometria.

“Due novità che ci consentono di qualificare ulteriormente il servizio di gastroenterologia ed

endoscopia digestiva – commenta Antonio Aprile, direttore generale di Villa dei Pini -, e che

rispondono all’impegno costante di dotare gli ambulatori delle metodiche più efficaci, di una

strumentazione d’avanguardia e di personale altamente specializzato, in modo da assicurare

al paziente un percorso diagnostico sempre più accurato e preciso”.

L’ecoendoscopia permette di eseguire un’esplorazione ecografica più approfondita di alcuni

organi grazie all’applicazione di una piccola sonda ad ultrasuoni sulla punta dell’endoscopio.

“Si tratta di un esame specifico che consente di delineare meglio una patologia individuata con

un esame standard – spiega Luciano Ferrini, responsabile del servizio di Gastroenterologia

ed Endoscopia Digestiva -. L’ecoendoscopia ha un ruolo fondamentale per definire alcuni

tipi di patologie, in particolare del pancreas, dell’esofago, dello stomaco e del retto, ed

eventualmente indirizzare il paziente al chirurgo con una diagnosi più precisa. E’ utilizzata

nei centri di riferimento per la gastroenterologia: con questa acquisizione Villa dei Pini va a

completare un percorso diagnostico iniziato con un esame endoscopico o ecografico di base”.

La seconda innovazione si chiama pH – impedenziometria ed è un esame molto importante

per lo studio della malattia da reflusso gastroesofageo, un disturbo molto diffuso tra la

popolazione, basti considerare che ha un’incidenza di oltre il 60% sulle endoscopie eseguite.

Per questo esame viene utilizzato un sondino che viene introdotto e posizionato in esofago e

che per 24 ore registra l’eventuale reflusso di contenuti gastrici: “Una tecnica molto utile per

quei pazienti che non rispondono a terapie antisecretive, per quelli candidati alla chirurgia

antireflusso e per i pazienti affetti da una particolare tipologia di reflusso chiamata Nerd (Non

Erosive Reflux Disease, ndr), un disturbo tra i più diffusi in gastroenterologia che riguarda

pazienti che riferiscono sintomi otorinolaringoiatrici o respiratori quali tosse cronica, raucedine

o mal di gola – spiega ancora Ferrini –. Questo nuovo esame consente di fare una diagnosi e

di iniziare un percorso terapeutico corretto ed efficace, altrimenti si rischia di intraprendere una

terapia empirica. Voglio sottolineare – conclude Ferrini – gli altissimi standard di qualità con cui

questo esame viene eseguito a Villa dei Pini, grazie alla grande esperienza dei professionisti,

preposta all’esecuzione di tali esami”.

Moretti Comunicazione

Isabella Tombolini