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FRITTI MISTI E PANE AL CHOCO MEET. L’IRA DI CONFCOMMERCIO: “L’ASSESSORE CIABATTONI CAMBI ATTEGGIAMENTO”

PORTO SAN GIORGIO- Parte il Choco Meet e scoppia la polemica. La kermesse sul cioccolato organizzata dall’amministrazione comunale di Porto San Giorgio, per Confcommercio, non parte certo con il piede giusto. E addirittura persevera nell’errore, per l’associazione di categoria, l’assessore al commercio e turismo Catia Ciabattoni. A scatenare le ire di Confcommercio, alcune bancarelle di pane, olive in salamoia e fritti misti, tra quelle dei dolciumi e del cioccolato: “Ci troviamo costretti nostro malgrado – fanno sapere da Confcommercio – a registrare ancora le lamentele degli operatori commerciali per la marcia individuale dell’assessore al commercio del comune di Porto San Giorgio. Non solo agisce in solitaria autonomia senza il confronto con le associazioni di categoria, tanto sbandierato in campagna elettorale, ma continua imperterrita l’organizzazione di mercati alimentari. La festa del cioccolato, ospita le solite bancarelle di prodotti alimentari ivi compresa l’onnipresente delle olive fritte. Al di là di ogni improbabile giustificazione, a noi sembra più la triste ed arraffata soluzione di riempire il viale di bancarelle per coprire defezioni di presenze.Abbiamo appreso solo dalla stampa l’edizione della prima festa del cioccolato, organizzata tra l’altro,infelicemente, in concomitanza con le elezioni politiche e sempre dalla stampa abbiamo appreso che era stata rimandata. Pensiamo che, chi riceve la fiducia dell’elettorato a governare una città, abbia il dovere di rapportarsi con essa dedicandosi quotidianamente al confronto anche con chi è portatore di esigenze diverse dalle proprie. In un momento difficile come l’attuale, è quanto mai necessario, effettuare scelte prudenti e trasparenti. Riempire la città ogni volta di bancarelle alimentari giova a pochi e mette in difficoltà il commercio alimentare di tipo tradizionale. La festa del cioccolato avrebbe potuto essere un momento importante di coinvolgimento con tutti i pubblici esercizi della città se solo ci fosse stato un diverso coordinamento della manifestazione. Pensiamo sia ora che l’assessorato al commercio e turismo – la stangata finale di Confcommercio – cambi comportamento e si ponga in un atteggiamento di ascolto altrimenti registreremo l’ennesima prova della politica di piacere solo a sé stessa e quindi perfettamente inutile”.