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GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA: INTESA SANPAOLO PARTNER DI THE EUROPEAN HOUSE – AMBROSETTI

Luca Matrone: “In Italia è necessario lo sviluppo di una filiera
sostenibile e circolare dell’acqua con investimenti indirizzati a
due macro-obiettivi: l’ammodernamento dell’infrastruttura del
sistema idrico integrato e, in parallelo, lo sviluppo degli invasi,
fondamentali anche per la produzione di energia idroelettrica,
che nel 2022 è calata del 37,7% a causa della siccità”.
 Massimiano Tellini: “Il paradigma trasformativo e rigenerativo
dell’economia circolare offre un approccio sistemico, basato
anche su nuovi modelli collaborativi pubblico-privati, volti da
un lato a mitigare i rischi operativi e quindi finanziari e
dall’altro a rigenerare il capitale naturale”.
Roma, 20 marzo 2023 – In occasione della giornata mondiale dell’acqua, Intesa
Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center hanno aderito come partner
alla Community Valore Acqua di The European House – Ambrosetti, che
oggi tiene a Roma la IV edizione dei lavori, e alla redazione del Libro Bianco
Valore Acqua per l’Italia, portando le proprie testimonianze quali finanziatori e
consulenti leader delle imprese italiane che operano nel settore idrico.

Luca Matrone, Global Head of Energy Intesa Sanpaolo:
“In Italia è necessario lo sviluppo di una filiera sostenibile e circolare
dell’acqua con investimenti indirizzati a due macro-obiettivi: l’ammodernamento
dell’infrastruttura del sistema idrico integrato e, in parallelo, lo sviluppo degli
invasi, fondamentali anche per la produzione di energia idroelettrica, che nel
2022 è calata del 37,7% a causa della siccità, dato ancora più allarmante se si
considera che nel nostro Paese l’infrastruttura idroelettrica rappresenta il 19%
della capacità energetica nazionale installata, ben il 38% se si considerano solo
le fonti rinnovabili.
Negli ultimi dieci anni si è registrata una costante crescita degli investimenti nel
settore del servizio idrico integrato, passati da 32 a 56 euro per abitante, ma
ancora ben al di sotto della media europea di 78 euro per abitante. Le ragioni di
questo basso livello di investimenti sono ascrivibili principalmente a quattro
fattori: la scadenza delle concessioni, che talvolta limita il dispiegamento di
investimenti e finanziamenti a lungo termine; il complesso e incerto scenario
normativo del rinnovo delle concessioni; le governance dei player del settore

idrico, talvolta espressione di diversi e frammentati soggetti pubblici; e infine
l’opinione pubblica, spesso contraria a una gestione privatistica del settore
idrico.
Intesa Sanpaolo mira a presidiare la filiera italiana dell’acqua offrendo un
contributo attivo e assumendo il ruolo di principale partner finanziario per gli
operatori del settore, coerentemente con i propri obiettivi strategici, che
prevedono lo sviluppo di una finanza sostenibile in linea con le migliori politiche
ESG, i Sustainable Development Goal dell’ONU, la tassonomia richiesta a
livello europeo e il trend della Circular Economy, di cui il settore idrico rimane
uno dei principali settori di applicazione. Solo nel 2022 Intesa Sanpaolo ha
erogato 32 miliardi di euro alla clientela per la transizione energetica, a
beneficio di progetti di green economy, economia circolare e transizione
energetica”.

Massimiano Tellini, Global Head of Circular Economy & Team Circular
Economy Lab:
“Intesa Sanpaolo è leader in Italia nel finanziamento alle imprese che scelgono
la transizione verso la circular economy. L’economia circolare è innanzitutto
economia, la nuova economia rigenerativa nell’era della sostenibilità in grado di
slegare lo sviluppo economico e sociale di imprese e territori dallo sfruttamento
delle risorse naturali esauribili, compresa l’acqua dolce.
L’economia circolare è a misura d'uomo e a prova di futuro ed è tanto più
attuale oggi, a fronte delle emergenze energetiche e climatiche. Il paradigma
trasformativo e rigenerativo dell’economia circolare offre un approccio
sistemico, basato anche su nuovi modelli collaborativi pubblico-privati, volti da
un lato a mitigare i rischi operativi e quindi finanziari e dall’altro a rigenerare il
capitale naturale, intervenendo con soluzioni tecnologiche lungo tutte le fasi
della catena del valore. Questo già avviene, ad esempio, nei centri urbani che
hanno saputo investire nella catena del valore dell’acqua, grazie a fondi pubblici
nazionali e comunitari affiancati dai finanziamenti messi a disposizione dal
plafond circular Intesa Sanpaolo da 8 miliardi di euro e dalla consulenza del
Circular Economy Lab, il primo laboratorio di economia circolare italiano
creato da Intesa Sanpaolo Innovation Center e Cariplo Factory”.