Pesaro-Urbino

Crollo delle immatricolazioni di autobus nelle Marche: -52,5% nel 2020

A Pesaro 13 nuove targhe in un anno. All’interno della provincia un mezzo

su tre rientra nelle categorie Euro 0, 1 e 2

Dati poco incoraggianti anche nel trasporto merci, targhe giù del 45%
Luglio 2021 – Tra chiusure, blocchi alla circolazione e restrizioni dovute all’emergenza sanitaria ed
economica in atto, il 2020 è stato un anno difficile anche per il mondo del trasporto merci e
persone su strada. Continental, brand che da 150 anni fa della sicurezza su strada e
dell’innovazione tecnologica la propria missione, ha realizzato un Osservatorio sui macro trend
del trasporto pesante con l’obiettivo di fornire una panoramica del settore sia a livello nazionale,
sia a livello locale. Per capire quanto ha inciso la pandemia sullo sviluppo del comparto dei
mezzi pesanti nelle Marche, l’Osservatorio ha analizzato i dati relativi alle nuove
immatricolazioni, ai tipi di alimentazione, all’anzianità e alle categorie Euro* del parco
circolante in Regione e nelle singole province.
Immatricolazioni trasporto persone: Marche -52,5%, Pesaro -43,5%
Nel 2020 in Italia le immatricolazioni di mezzi pesanti per il trasporto merci con oltre 16t sono
state 19.616, il 14,2% in meno rispetto al 2019. Peggiora leggermente la situazione nelle Marche,
regione che registra -26,1% e passa da 517 a 382 nuove targhe. Di queste, 77 sono in provincia
di Pesaro, che chiude il 2020 a -45%, percentuale più bassa della Regione.
Nel trasporto persone, le immatricolazioni di autobus di oltre 3,5t in Italia sono passate da 4.935
del 2019 a 3.404 del 2020 (-31%). In questo caso il trend negativo si accentua nelle Marche e
tocca il 52,5%, con 87 nuovi bus immatricolati. Tra le province, Pesaro fa registrare una
diminuzione del 43,5% con solo 13 registrazioni.
Alimentazione autobus: a Pesaro regnano gasolio e metano
Lo scorso anno, il parco circolante di autocarri merci in Italia ha raggiunto le 4.221.718 unità. La
quasi totalità di questi sono alimentati a gasolio (91,6%); i rimanenti sono a benzina (4,6%), a
metano (2,2%), a benzina e gas liquido (1,2%), ibridi ed elettrici (0,1% ognuno). Lo schema
cambia leggermente nelle Marche: sul gradino più alto del podio rimane il gasolio (89,27%),
seguito però dal metano (6,59%) e, al terzo posto, dal benzina (3%). Ibrido ed elettrico sono ben al
di sotto dell’1% (0,14% e 0,07%). A Pesaro Urbino il gasolio sale a 90,4% e il metano scende a
5,1%, con l’ibrido che registra lo 0,1% e l’elettrico che si azzera.
Il parco autobus nel nostro Paese registra nel 2020 99.883 unità. Anche in questo contesto la
maggioranza dei mezzi in circolazione sono a gasolio (93,7%), seguiti però dal metano (4,8%).
Sotto l’1% rimangono l’elettrico, il benzina, benzina e gas liquido e l’ibrido. Il gasolio, anche se con
percentuali più basse, regna anche nelle Marche (87,8%) seguito dal metano (11,9%). Sotto l’1%
le altre fonti di alimentazione, tranne l’ibrido, del tutto assente. Nella provincia di Pesaro Urbino

anche l’elettrico si annulla e il parco circolante è composto prevalentemente da gasolio
(87,4%) e metano (12,2%).

A Pesaro ben più di un autobus su 4 ha oltre 20 anni
La fascia di anzianità maggiormente rappresentata all’interno del parco circolante italiano di mezzi
pesanti per il trasporto merci è quella da 10 a 15 anni (18,9%), seguita dai 15-20 anni (17,9%) e
20-30 anni (15,7%). Nelle Marche la fascia preponderante è quella dei 15-20 anni (20,6%), seguita
dalla 10-15 (20,3%) e dalla 20-30 (18%). A Pesaro la percentuale di autocarri di massimo 5
anni di età è tra le più alte della Regione, al 17%, mentre quella dei mezzi anziani è tra le più
basse (11,5%).
Considerando il parco autobus nel nostro Paese, emerge che quelli più recenti (da 0 a 5 anni)
sono il 19,4% del totale, mentre quelli più vecchi, di oltre 20 anni, il 25,7%. Nella fascia intermedia
da 5 a 20 anni, si colloca la maggior parte del parco circolante. In Regione la fascia più diffusa
continua a essere quella tra i 15 e i 20 anni (sempre al 20,6%). Rispetto alla media nazionale,
l’incidenza della fascia più recente si abbassa al 17,9%, mentre quella dei veicoli più datati sale al
28,6%. Il distacco tra le due fasce è netto anche a Pesaro Urbino dove il 15,9% del parco è di
massimo 5 anni e il 28,5% oltre i 20.
A Pesaro Euro 0, 1 e 2 al 32%
Dall’analisi della categoria Euro dei mezzi pesanti per trasporto merci in circolazione a livello
nazionale emerge un’importante presenza di veicoli molto recenti (Euro 5 ed Euro 6), che
corrisponde al 31,8% del totale; ciò nonostante, quelli più vecchi (Euro 0, Euro 1 ed Euro 2)
continuano a coprire una quota superiore (33,3%). Uguale nelle Marche dove gli autocarri Euro 0,1
e 2 sono il 34,2%, al di sopra della quota di Euro 5 e 6 (27,7%). Pesaro ospita il 33,2% di classi
inquinanti e il 27,7% delle categorie più recenti.
In Italia la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 si attesta al 38,2%.
Vi è però ancora in circolazione un’ampia quota di categorie più vecchie, ed Euro 1, Euro 2 ed
Euro 3 arrivano al 38,6% del totale. In Regione il 35,4% del parco è Euro 5 e 6 mentre, poco
distanti, le classi più inquinanti dalla 0 alla 2 si fermano al 32,6%. Situazione simile a Pesaro dove
le categorie 5 e 6 sfiorano il 31% e quelle più obsolete si attestano al 32%.