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RASSEGNA NON A VOCE SOLA 2017

serena-dandini-7IL DOPPIO APPUNTAMENTO DI PORTO SAN GIORGIO
VENERDI’ 28 LUGLIO PIAZZA MATTEOTTI ORE 21.15
SERENA DANDINI AVREMO SEMPRE PARIGI
VENERDI’ 25 AGOSTO VILLA BONAPARTE ORE 21.15

RICCARDO IACONA PERCHE L’ITALIA NON PUO’ RINUNCIARE ALLE DONNE
La rassegna NON A VOCE SOLA continua il suo percorso sul filo della POTENZA con un doppio
appuntamento a Porto San Giorgio con due ospiti d’eccezione: Serena Dandini e Riccardo Iacona.
Sarà per venerdì 28 luglio ore 21.15, nella centrale Piazza Matteotti, il primo dei due appuntamenti
con l’autrice e conduttrice televisiva, ora scrittrice, Serena Dandini. In una rassegna dedicata alla
potenza del femminile intesa come forza generatrice e libertà, la libertà di seguire un desiderio che
sia il proprio e non introiettato da una società ancora patriarcale, chi meglio di Serena Dandini
poteva incarnare l’idea della potenza e della libertà?
Serena Dandini, romana, classe 1954, è famosa conduttrice ed autrice televisiva. Abbandonati gli
studi di letteratura anglofona, comincia il suo cammino di autrice di programmi radio, per poi
approdare a Rai 3, dove è autrice e conduttrice di programmi di successo, come La tv delle ragazze
(1988), vero laboratorio di comicità al femminile dove riescono ad emergere al grande pubblico
Sabina Guzzanti, Lella Costa e molte altre. Dopo diverse collaborazioni con varie reti televisive,
scrive per Rai2, assieme a Corrado Guzzanti, L’ottavo nano (2000), show satirico innovativo che si
approccia con furore alla politica, in particolare a quella berlusconiana, e diventa un caso televisivo.
Nel 2004 conduce il suo primo talk show per Rai3, Parla con me, che si occupa di filosofia, cinema,
musica, cultura e attualità. Poi la sua carriera vira verso la scrittura, e partorisce, sempre
ossessionata dal viaggio, un primo volume dal titolo Dai diamanti non nasce niente – Storie di vita e
giardini, che fa un piccolo giro del mondo tra piante, fiori e vivai. A questo primo esperimento
letterario che connette il mondo vegetale alle sue esperienze ed dejavù personali, si dedica al tema
del femminicidio, con il testo teatrale Ferite a Morte, che pure è un viaggio attraverso i tanti casi
diversi di violenza, fisica e psicologica, al mondo femminile. Il successo della pièce fa si che il testo
diventi un libro cult sul tema. Nel 2016 la sua penna delinea un'altra visione sul viaggio, quello
verso una città che la Dandini ama intensamente, ovvero Parigi: Avremo sempre Parigi-Passeggiate
sentimentali in disordine alfabetico, che l’autrice viene a presentare proprio a Non a Voce Sola. E’
una alfabeticamente disordinata proposta di itinerari sulla scia di suggestioni letterarie, artistiche e
filosofiche, che molto puntano a disorientare il lettore, e a condurlo verso percorsi e riflessioni sul
significato di Parigi e dei suoi luoghi di culto (e non) nei secoli e nell’attualità. Ma, in particolare il
libro è dedicato ai flaneur e alle flaneuse ottocenteschi, esploratori ed esploratrici urbane che
traevano il massimo del piacere e dell’ispirazione lasciandosi andare a lunghe passeggiate senza
meta nel labirinto della città. In questo disordinato dizionario parigino, così come lo chiama
l’autrice, la Dandini si trova a ricalcare i loro passi, annusando l’aria alla ricerca di qualcosa che
desti stupore e meraviglia. Un libro che diventa la metafora del viaggio, il viaggio così come lo
intendeva Marguerite Duras, quindi stupefazione, meraviglia, ascesi, incontro con il differente. E
non sorprende la dedica a tutte le avventuriere che hanno infranto le regole dell’immobilità
casalinga come Rosa Bonheur, Virginia Woolf, George Sand, Suzanne Valadon, Marguerite Duras,
Simone de Beauvoir. La dedica è per le flaneuse, il passeggiare è un arte che le donne hanno potuto
esercitare molto più tardi degli uomini,ma in questo volume non mancano le presenze di illustri
passeggiatori come Balzac, Baudelaire, Cocteau, Wilde, Hemingway, Queneau, Verne, Gaisbourg.
Alcuni furono abili esploratori, altri ancora aleggiano in questa città immortale che come diceva
Balzac: Parigi è uno strumento che bisogna saper suonare.