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CGIL, CISL E UIL MARCHE A MANIFESTAZIONE FERMO CONTRO RAZZISMO

manifestazioneottobreCGIL, CISL e UIL delle Marche partecipano ed aderiscono alla manifestazione di mercoledi

5 luglio 2017 a Fermo contro il razzismo e la xenofobia e per ricordare i tragici fatti di un

anno fa, che hanno determinato la morte del giovane richiedente asilo, Emmanuel Chidi

Namdi.

Un’occasione importante per difendere i valori di civiltà e solidarietà che hanno sempre

contraddistinto le nostre comunità e che la crisi e le strumentalizzazioni politiche stanno mettendo

duramente in pericolo.

Un’occasione preziosa per riflettere sul complesso tema delle migrazioni, tema profondamente

mutato negli ultimi anni tanto da divenire fenomeno sociale, che rappresenta il vero snodo politico

della contemporaneità .

Quando, come sindacato, parliamo di continuo incremento della disuguaglianza nella nostra

società, del deterioramento delle condizioni di vita e dei servizi non possiamo che farlo

guardando anche a come proprio sui migranti si stanno sperimentando, in termini di mobilità,

di condizioni di lavoro, di salute, e in termini di disconoscimento di diritti umani universali, le

politiche più pericolose.

Solo nel Mediterraneo oltre 35.000 persone sono morte e nessuno parla del dolore in cui vivono le

loro famiglie. Non possiamo accettare una società che sterilizzi il dolore, nasconda il tema dei

diritti umani e veda l’immigrazione come un problema collegato all’illegalità e al pericolo.

Intendiamo affermare che per noi nessuna persona è illegale, ancor di più in una condizione

che vede in Italia l’impossibilità reale di ingresso legale, che crea spesso un circolo vizioso di

marginalità e sfruttamento.

I problemi del lavoro, della salute, dell’alloggio, dell’istruzione e formazione, non sono diversi per

gli autoctoni e per i vecchi e nuovi migranti, anzi vediamo nell’immigrazione una grande

opportunità e vediamo nell’accoglienza, improntata però su un modello diverso da quello

emergenziale, una chiave per far ripartire il sistema economico italiano ed europeo.

Il razzismo non è solo un problema culturale e non si combatte con le belle parole ma

cancellando dalle leggi dell’immaginario la figura del “clandenstino” e le paure che esso

incarna. Questo può solo avvenire provando a costruire progetti di cambiamento, a partire

dalle nostre comunità regionali. Progetti di sperimentazione che facciano partecipare i migranti

stessi nella costruzione del benessere collettivo e che facciano superare i modelli nazionali dei

C.A.S., controproducenti e forieri di illegalità e che trasformano a volte l’accoglienza in business.

Per questi motivi, riteniamo assolutamente importante che il movimento sindacale unitario

delle Marche sia presente all’importante manifestazione del 5 luglio e che la manifestazione

stessa possa rappresentare e stimolare l’avvio di una discussione su tutto il territorio regionale

su un nuovo modello di accoglienza e di solidarietà, che non crei muri, ma ponti tra le

persone, coinvolgendo tutti i Comuni, le Istituzioni, le associazioni e le forze democratiche.

Solo così si potranno sconfiggere la paura, il razzismo e le forze politiche che ad arte alimentano la

xenofobia.

Ancona li, 29 giugno 2017

Le Segreteria CGIL CISL UIL Marche