Da Infolampo: Welfare – Fertility day
“Come il Welfare crea il lavoro”
LiberEtà presenta il libro di Gaetano Sateriale
Tra tante forme innovative di contrattazione , quella territoriale è senza dubbio la più interessante. E la
meno studiata. Sul tema, la casa editrice LiberEtà pubblica (Edizioni LiberEtà, pagg.128, Euro 9,80) la
ristampa – la prima edizione è del maggio 2016 – della guida dettagliata su Come il Welfare crea il
lavoro, scritta da Gaetano Sateriale.
Il volume verrà presentato giovedì 22 settembre, ore 16,30, presso la sede nazionale della Cgil, Sala
Santi, Corso d’Italia 25. All’incontro, oltre all’autore
del libro, interverranno Giovanni Bissoni,
commissario per la sanità, regione Lazio, Carlo
Callieri, imprenditore, Padre Giacomo Costa, direttore
della rivista Aggiornamenti Sociali, Ivan Pedretti,
segretario generale Spi Cgil e Susanna Camuso,
segretario generale della Cgil. Parte del ricavato del
volume verrà devoluto a sostegno della ricostruzione
delle zone colpite dal terremoto del 24 agosto 2016.
Intervista all’autore (www.radioarticolo1)
Tra tante forme innovative di contrattazione , quella
territoriale è senza dubbio la più interessante. Abituati
da decenni a seguire i confronti tra aziende, lavoratori
e sindacati che li rappresentano, ancora pochi
conoscono quelli in atto con Comuni, in genere con
gli enti di governo territoriali, finalizzati a mantenere o migliorare i servizi dei cittadini, dagli asili nido
all’assistenza domiciliare per le persone non autosufficienti, dalle agevolazioni fiscali per gli strati più
deboli dei cittadini alla tutela del territorio. Ogni anno, in Italia, la contrattazione territoriale, che vede
protagonisti amministratori pubblici e sindacati unitari, in particolare le categorie dei pensionati Cgil,
Cisl, Uil, producendo tra i mille ai duemila accordi, spostando risorse, soprattutto in questo periodo di
crisi, a vantaggio di chi ne ha più bisogno. Sul tema, la casa editrice LiberEtà pubblica (Edizioni
LiberEtà, pagg.128, Euro 9,80) la ristampa – la prima edizione è del maggio 2016 – della guida
dettagliata su Come il Welfare crea il lavoro, scritta da Gaetano Sateriale. Il volume verrà presentato
giovedì 22 settembre, ore 16,30, presso la sede nazionale della Cgil, Sala Santi, Corso d’Italia 25.
All’incontro, oltre all’autore del libro, interverranno Giovanni Bissoni, commissario per la sanità, regione
Lazio, Carlo Callieri, imprenditore, Padre Giacomo Costa, direttore della rivista Aggiornamenti Sociali,
Ivan Pedretti, segretario generale Spi Cgil e Susanna Camuso, segretario generale della Cgil. Parte del
ricavato del volume verrà devoluto a sostegno della ricostruzione delle zone colpite dal terremoto del 24
agosto 2016.
Chi è Gaetano Sateriale. Sindacalista della Cgil dal 1977, è stato sindaco della città di Ferrara dal 1999 al
Leggi tutto: http://www.libereta.it/come-welfare-crea-libereta-presenta-libro-gaetano-sateriale.html
29 settembre Festa per i 110 anni
della Cgil in Piazza del Popolo
Leggi su www.cgil.it
www.ingener.it
Fertility day, torniamo al futuro
La campagna per il “fertility day”, sommersa dallo sdegno generale, soprattutto femminile, resterà negli
annali come clamoroso infortunio comunicativo e politico. Un disastro, per chi pensa che sia necessario
un discorso pubblico e politico sulla fertilità e sull’infertilità
di Barbara Leda Kenny
La campagna per il “fertility day”, sommersa dallo sdegno generale e soprattutto femminile, è per ora
accantonata. Forse rinascerà con nuove forme, forse resterà negli annali come clamoroso infortunio
comunicativo e politico, forse tutta la questione sarà accantonata per passare alla prossima emergenza. Un
disastro, per chi pensa che sia necessario un discorso pubblico e politico sulla fertilità e sull’infertilità,
calato nel XXI secolo e non in quello passato. Nel quale le donne siano protagoniste, andando oltre
l’ovvia difesa della propria libertà e autodeterminazione; e lo siano sullo stesso piano gli uomini, parte del
problema e della soluzione.
1. C’era davvero bisogno del “fertility day”? Ha senso una campagna del ministero della salute per
promuovere una migliore consapevolezza sulle tematiche legate alla (in)fertilità?
Sì: i dati ci dicono che il 15% delle coppie incontrano un problema di fertilità. Dato ancora più alto
secondo gli specialisti che hanno partecipato all’ultima indagine Censis sulla fertilità in Italia, secondo i
quali l’infertilità riguarderebbe il 20-30% delle coppie italiane. Tra queste, quasi il 70% con età compresa
tra i 35 e i 40 anni.
Il declino del tasso di fertilità in Italia è cosa nota, di lungo periodo, interrotto solo per una breve fase e
ripreso, con un’accelerazione verso il basso, negli anni della crisi. Ovviamente non è riconducibile solo,
né prevalentemente, a un problema di infertilità fisica. Ma questo fenomeno c’è ed è crescente.
Sì: i dati ci dicono che tra i figli desiderati e quelli avuti c’è uno scarto crescente, e molto spesso questo
scarto si realizza dopo il primo figlio:
Se, come scrivono Sabrina Prati e Francesca Rinesi, le “aspettative di fecondità delle neo-madri
suggeriscono che avere un solo figlio è molto spesso una condizione più subita che pianificata”,
l’aumento dell’età media al primo figlio non fa che complicare, dilazionare e spesso rendere impossibile,
per l’emergere di problemi di sterilità, la scelta del secondo.
Sì: i dati ci dicono che c’è un problema demografico enorme legato all’invecchiamento della società, e
questo problema riguarda nel presente, speriamo meno nel futuro, soprattutto le donne:
L’aumento del carico demografico degli anziani si traduce in un aumento del carico di assistenza ancora
in larga misura per le donne. Il rapporto di cura femminile degli anziani indica che per ogni donna fra i
45 e i 64 anni ci sono circa 0,4 ultraottantenni. Nel tempo questo rapporto è destinato a crescere, questo
vuol dire che se non si ripensano modalità e organizzazione dell’assistenza, le donne in età matura in
Italia si ritroveranno un carico decisamente insostenibile. (Giustina Caputo Orientale)
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