VARIAZIONE DI BILANCIO, SINDACATI ALLA REGIONE: LE PRIORITA’ SONO WELFARE, LAVORO, TPL E PROVINCE
Servizi sociali, lavoro, diritto allo studio, trasporto pubblico locale e Province: sono queste le
priorità indicate dal sindacato su cui concentrare le risorse disponibili con la revisione di bilancio.
Questo è l’invito rivolto da Cgil-Cisl-Uil delle Marche alla Giunta regionale che si riunirà lunedì
prossimo per approvare la proposta da consegnare al Consiglio.
Il sindacato è consapevole che le difficoltà finanziare della Regione Marche, come quella dei
Comuni e delle Province, è determinata principalmente dai pesantissimi tagli operati dalla legge
di stabilità 2015 che ha sottratto ai nostri territori più di 300 milioni di euro. Scelta avventata le
cui conseguenze si stanno scaricando sulle popolazioni, a partire dalle fasce sociali più deboli, alla
quale il Governo dovrebbe porre immediatamente rimedio.
Per rappresentare più concretamente la dimensione del problema nelle Marche, è sufficiente
ricordare il taglio di 26 milioni alla spesa sociale (servizi per l’infanzia, borse di studio, disabilità,
non auto-sufficienza, disagio sociale, immigrazione), 14 milioni al trasporto pubblico locale
(pendolari, studenti, tariffe agevolate per le categorie più fragili), 5 milioni del fondo anticrisi
(esenzione ticket, assegno di studio e contributi per l’affitto per le famiglie di disoccupati e
cassaintegrati), 5 milioni del diritto allo studio.
Rimangono inoltre aperti i problemi legati alla riorganizzazione delle Province, sia quelli relativi
alla gestione delle attività, a partire da scuole, manutenzione delle strade e assetto idrogeologico, sia
quelli relativi al personale.
Come rimane aperto il problema dell’incremento insostenibile delle tariffe per le strutture per
disabili e non autosufficienti.
I tagli finanziari determineranno inoltre innumerevoli problemi occupazionali, in particolare fra
i lavoratori impiegati, molto spesso in attività appaltate, nella gestione dei servizi e delle attività
economiche fino ad ora sostenute da queste risorse.
Cgil-Cisl-Uil, oltre ad indicare alla Regione questi temi come prioritari, invitano tutto il sistema
delle Autonomie locali (Comuni, Province e Regione) ad assumersi le proprie responsabilità,
evitando la tentazione di un inaccettabile scaricabarile per poi promuovere assieme una iniziativa
energica nei confronti del Governo affinché vengano cambiate quelle scelte finanziarie che stanno
mettendo in ginocchio le comunità locali.