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DOPO IL TRIONFO IN PUGLIA, DAL 22 MAGGIO LA DOCU-COMMEDIA “PINUCCIO LOVERO YES I CAN” ARRIVA ANCHE AL CINEMA AZZURRO DI ANCONA!

pinuccioDopo il grande successo ottenuto in Puglia,  da giovedì 22 maggio Pinuccio LoveroYes I Can del regista Pippo Mezzapesa, arriva anche al cinema Azzurro di Ancona.

“Scende in campo” Pinuccio Lovero, il becchino di Mariotto, frazione di Bitonto, cittadina pugliese a nord di Bari. Anche lui come Matteo Renzi e Barack Obama vuole dire Yes I can. Anche lui vuole dire basta alla vecchia politica per costruire un nuovo domani. Ma il suo ‘campo’ è il campo santo. E il suo ‘domani’ è la cura del luogo dove si riposa… per sempre. Da becchino del paese, Pinuccio Lovero la campagna elettorale l’ha fatta sul serio, candidandosi realmente alle elezioni comunali di Bitonto.

Tutto nasce cinque anni fa da quando il regista Mezzapesa si imbatte per la prima volta in Pinuccio Lovero: un uomo che aveva come sogno quello di diventare custode “a livello cimiteriale” come ama definirsi lui stesso. Da quando diventa custode del cimitero di Mariotto, paese dell’assolato entroterra pugliese, nel paese non muore più nessuno e Pinuccio diventa una sorta di portafortuna per il paese. Mezzapesa racconta la vera storia di Pinuccio con un documentario dal titolo “Sogno di una morte di mezza estate” che viene presentato al Festival di Venezia e porta Pinuccio alla ribalta fino a diventare una celebrità televisiva. Tutti vogliono conoscere la sua storia. Così va ospite da Paolo Bonolis, Fabrizio Frizzi, Giancarlo Magalli. Un sogno durato una breve stagione. La breve celebrità lo porta a volersi candidare realmente alle elezioni comunali di Bitonto, presentando un programma squisitamente “cimiteriale” (più loculi e ossari per tutti) con uno slogan inequivocabile: “pensa al tuo domani!”  Vestito da becchino, Pinuccio campeggia sui manifesti del paese. Mezzapesa decide allora di farci un film vero e proprio, presentato con successo al Festival di Roma: Pinuccio Lovero Yes I Can.

Pinuccio Lovero Yes I can ha ricevuto l’endorsement di grandi personaggi dello spettacolo che hanno sostenuto la campagna elettorale di Pinuccio in una web series, Casa Lovero, lanciata su Facebook https://www.facebook.com/casalovero e su youtube  https://www.youtube.com/playlist?list=PLWumk4eLOyfxFZzicGdfNhw6SZmiQnKdH. Casa Lovero è il quartier generale di Pinuccio. È qui che ha maturato la decisione di scendere in campo e non solo in camposanto: con i dubbi e i consigli di Anna (la sua compagna), l’ispirazione di Obama e l’aiuto reale o sognato di alcuni suoi illustri amici, testimonial d’eccezione tra cui Paolo Sorrentino, secondo cui Pinuccio assomiglia al suo premio oscar(vedi su http://youtu.be/H3KWhPrgnnM) ma anche Checco Zalone, che lo rassicura, e  Alessandro Gassman, Luca Argentero, Nino Frassica, Elio Germano, Edoardo Leo, Riccardo Scamarcio,…).

 

Pinuccio Lovero – Yes I Can, distribuito da Microcinema, è stato accolto con entusiasmo dal pubblico ottenendo un’ottima media per copia, appena dietro ai vincitori del fine settimana “Godzilla”, “Ghost Movie 2” e “Grace di Monaco”, ma davanti ai risultati dei successi “The Amazing Spider-Man 2” e “The Grand Budapest Hotel”. Grazie ai buoni risultati di questo primo weekend, la Microcinema allargherà il numero delle copie del film distribuendolo in altre piazze italiane da giovedì 22 maggio e in particolare al cinema Azzurro di Ancona.

 

Prodotto da Fanfara Film e Vivo Film con la collaborazione di Wake Up, riconosciuto film di interesse culturale realizzato con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per il Cinema, protagonisti con Pinuccio Lovero ci sono Anna Pappapicco, Nicola Cambione, Giuseppe Germano e Giuseppe Modesto e l’amichevole partecipazione di Nichi Vendola.

“Pinuccio Lovero è una lente d’ingrandimento sulla realtà di un microcosmo che in fondo ha le stesse dinamiche del macrocosmo”, sottolinea il regista Pippo Mezzapesa. “Uno sguardo grottesco e sincero su un mondo alla deriva, in cui spesso l’apparenza offusca il contenuto. Un’analisi di una società in cui la televisione detta legge, in cui la politica ormai non punta più su programmi convincenti, in cui le ideologie si confondono, fino a deperire, in cui ognuno può ambire a pochi minuti di celebrità”.

Il regista Pippo Mezzapesa è nato a Bitonto (Bari) nel 1980. Lido Azzurro (2001), suo primo cortometraggio, è accolto calorosamente dai festival di settore. Nel 2003, con Zinanà, suo secondo cortometraggio, vince il David di Donatello. Tre anni dopo Come a Cassano, suo terzo corto, ottiene una menzione speciale ai Nastri d’Argento. Il suo esordio nel lungometraggio è con la docufiction Pinuccio Lovero – Sogno di una morte di mezza estate, una produzione Vivo film, Makò Show&Tourism e Fanfara Film. Il film è selezionato come Evento Speciale di chiusura nell’ambito della Settimana Internazionale della Critica alla 65a Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2009 il cortometraggio L’Altra Metà, interpretato da Piera Degli Esposti e Cosimo Cinieri, dopo le candidature al David di Donatello e al Globo d’Oro, si aggiudica una menzione speciale per la regia ai Nastri d’Argento. Nel 2011 scrive e dirige il film Il Paese delle Spose Infelici, prodotto da Fandango e in concorso alla 6a edizione Festival Internazionale del Film di Roma.