Pesaro-Urbino

CONGEDO DI UN GALANTUOMO

di Giorgio Girelli *
Dunque, siamo prossimi al congedo da Pesaro del prefetto Tommaso Ricciardi, ed
anche, come suol dirsi, dal “servizio attivo” cui egli ha dedicato con ammirevole
impegno le sue energie assolvendo esemplarmente le sue attribuzioni “con
disciplina e onore”, come prevede la Costituzione, in coerenza con gli effettivi
interessi dello Stato ed in ogni circostanza, anche allorquando il contesto sanitario
del Paese ha complicato e reso più difficile ogni adempimento. E la provincia di
Pesaro e Urbino, nonché l’Amministrazione pubblica, saranno privati di una
personalità che non solo per la sua professionalità, ma anche per il suo tratto
signorile ed umano ha suscitato molte simpatie tra i pesaresi e nelle sedi dove ha
operato. Giorni addietro mi trovavo a Roma per l’assemblea della Conferenza
nazionale dei conservatori di musica, e non appena ho fatto il nome di Ricciardi al
presidente del Conservatorio di Trapani, città che aveva avuto Ricciardi come
prefetto, questi è… “esploso”, braccia alzate, in un inchino ed ha voluto chiamarlo
subito al telefono per ribadirgli affetto ed amicizia. Sensibilità e sobrietà sono state
colte anche nell’apprezzato saluto che pochi giorni fa il prefetto Ricciardi ha rivolto
alla cittadinanza nel Salone metaurense del Palazzo del Governo. Nella certezza
comunque che matureranno condizioni perché la sua competenza e la sua
disponibilità potranno assicurargli ulteriori, meritate gratificazioni, un vivo grazie
va rivolto a questo galantuomo per le costanti attenzioni riservate, insieme alla
consorte signora Gianna, a situazioni di bisogno ed ai problemi del Territorio.
Personalmente aggiungo i miei profondi sentimenti di stima e di gratitudine, nel lieto
ricordo degli eventi e degli incontri cui mi ha offerto l’occasione di partecipare.
*Coordinatore Centro Studi Sociali “A. De Gasperi”