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ASCOLI P./ LA PIAGA DELL’IMMONDEZZAIO DI CASTAGNETI RIPRENDE A SANGUINARE

ASCOLI PICENO, 11 AGO. – Nemmeno quattro mesi fa degli ascolani
residenti nella zona Ex Distilleria ci documentarono il problema di una vera e propria discarica
abusiva nei pressi delle proprie abitazioni. Un immondezzaio a cielo aperto in cui sebbene tra alti e
bassi il livello dei rifiuti abbandonati superava comunque tutti i limiti della decenza. Fino al nostro
resoconto chi era deputato al recupero delle varie immondizie sembrava essersi dato alla macchia,
nonostante i continui solleciti dei residenti e dei titolari delle varie attività in zona. Nei giorni
successivi al nostro intervento mediatico però, magari solo casualmente, una determinazione
dirigenziale del Comune di Ascoli Piceno, la 961 del 5 aprile 2018, definì la rimozione e lo
smaltimento delle roulotte e dei materiali abbandonati come indicati nel nostro resoconto. Nello
stesso documento, relativo al servizio del settore tecnico edilizia, attività produttive ed ambiente,
quell’area in zona castagneti oggetto della rimozione fu indicata a tutti gli effetti come di “proprietà
comunale (foglio 79 part. 303)”. La stessa determinazione del dirigente, architetto Ugo Galanti,
addirittura richiamava “una nota del Comando di Polizia Municipale prot. 4102 del 15/1/2018 con
cui sono stati trasmessi gli esiti del sopralluogo eseguito da personale del Comando”. Ovvero il
problema era noto già da almeno tre mesi prima della nostra informativa. Dalla disamina della nota
del Comando si evinceva chiaramente quello da noi riferito, cioè “che nell’area sono presenti n. 2
roulotte in avanzato stato di abbandono, sprovviste di targhe e circondate da più cumuli di
immondizie (materasso, ferro vecchio, frigorifero, bombole del gas, ecc.), inoltre tra una roulotte e
la recinzione a pannelli ivi esistente è stato realizzato un volume adibito a cucina”. La spesa per la
rimozione e lo smaltimento ammontò a ben 854,00 euro di soldi pubblici. Nonostante il costoso
intervento però il problema benché con proporzioni al momento ridotte e per ora solo in un tratto
adiacente, sembra riproporsi, come si evince nelle immagini inviateci dagli stessi residenti, a
dimostrazione dell’evidente assenza di una strategia dell’Amministrazione comunale per
quantomeno contenere questa piaga. Nel nostro intervento dello scorso marzo sottolineammo
come quella dei rifiuti abbandonati per strada è una vera e propria ulcera per la Città di Ascoli
Piceno, che nonostante i continui buoni teorici propositi degli amministratori pubblici non accenna
a rimarginare, anzi. Una piaga che purtroppo ha anche un pesante risvolto economico per il
cittadino a quanto pare. Le colpe della situazione che purtroppo riguarda indistintamente varie
zone cittadine è da attribuire a più parti, in primo luogo ovviamente a quei cittadini che non esitano
ancora ad abbandonare barbaramente rifiuti d’ogni genere o a quelli che non denunciano le
violazioni di cui vengono magari a conoscenza, ma una grande responsabilità è sempre
dell’Amministrazione comunale, che non sembra riuscire né a prevenire, né a reprimere, né tanto
meno a ripristinare e mantenere le condizioni accettabili. Ascoli ormai da poco meno di dieci anni è
purtroppo una città in evidente stato di crisi sotto molteplici aspetti. Uno dei capitoli più delicati è
proprio quello del degrado urbano soprattutto di alcune zone dove l’Amministrazione
apparentemente sembra latitare del tutto. L’auspicio dei residenti e di tutti è che aldilà dei proclami
e delle belle parole l’attenzione venga data effettivamente a certi problemi con mestiere e
concretezza, ascoltando un po’ di meno l’abbaiare alla luna di certi comitati ambientalisti
“micologici”, ma servendo maggiormente i cittadini che regolarmente pagano più che
profumatamente la Tari, una tassa che ad Ascoli ha avuto aumenti da capogiro con l’attuale
Amministrazione. La speranza per questa area è ovviamente quella di un pronto intervento che
non sani però la situazione solo per alcuni mesi con rilevanti costi, ma che lo faccia una volta per
tutte risolvendo la questione con provvedimenti seri come un’Amministrazione che si rispetti non si
dovrebbe far pregare d’attuare in tempi consoni.