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Infolampo: Pensioni – legalità

logolegalit__-1-1Pensioni: sabato incontro per verifica su proposta
Governo
Il Comitato direttivo della Cgil Nazionale riunitosi ieri, 13 novembre, al termine dell’incontro a Palazzo
Chigi (FOTO) tra i leader delle tre Confederazioni e il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, ha
approvato un ordine del giorno per esprimere una valutazione complessiva in merito al confronto con
l’Esecutivo sulle misure da adottare in legge di bilancio sul tema pensioni e lavoro.
Sabato 18 novembre, alle ore 10, si terrà l’incontro conclusivo in cui il Governo, su richiesta dei
sindacati, presenterà una proposta scritta e dettagliata.
OdG – Comitato Direttivo 13 novembre 2017
Il comitato direttivo della Cgil si è riunito in data 13
/11/2017 per esprimere una valutazione complessiva sul
confronto con il Governo rispetto alle misure da adottare
nella legge di bilancio sul tema pensioni e lavoro.
Il confronto di questi ultimi giorni si è svolto sia in sede
tecnica che in sede politica e nella giornata odierna è
stata presentata alle organizzazioni sindacali una
proposta compiuta da parte del Governo.
Le risposte ottenute dal Governo, limitate al tema della
aspettativa di vita e ad alcune proposte emendative sul
Fondo di integrazione salariale e sulla previdenza
complementare per i lavoratori pubblici, sono del tutto
insufficienti, non solo rispetto alle proposte unitarie
contenute nella piattaforma sulle pensioni oggetto di
rivendicazione da oltre 2 anni, ma anche rispetto agli
impegni definiti per la seconda
fase nel verbale sottoscritto l’anno scorso su questi temi con il Governo.
In particolare il confronto non ha registrato nessuna risposta su flessibilità in uscita, giovani, lavoro di
cura e condizione delle donne, previdenza complementare per i lavoratori del privato, temi che in modo
particolare per le giovani generazioni, rappresentano la possibilità di tenuta di un sistema previdenziale
universale e non ha permesso di definire risposte adeguate in materia di rivalutazioni delle pensioni in
essere.
Sulla aspettativa di vita, al tavolo abbiamo preso atto che su questa materia il Governo non ha dato
risposte convincenti e sufficienti rispetto alla nostra richiesta di sospendere l’automatismo di
adeguamento per aprire una discussione volta a modificare il meccanismo stesso.
In particolare quanto proposto dal Governo non risponde al fatto che l’adeguamento incide negativamente
Leggi tutto: http://www.cgil.it/pensioni-sabato-incontro-verifica-proposta-governo/
Riconoscere la violenza, che
ruolo giocano le emozioni?

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La legalità si costruisce insieme.
Una giornata di festa. Corale, solare, gioiosa. Sfilano sul palco, a Roma, insieme. Sono sorridenti e
contenti. Perché oggi possono raccontare quello che fanno da anni. Oggi possono condividere la loro
esperienza. Possono dire quanto sia importante lottare contro le mafie. Sono i volontari che da anni
partecipano ai campi della legalità e che stamattina hanno preso parte alla prima Assemblea nazionale
organizzata dallo Spi Cgil.
Oggi raccontano un silenzioso lavoro quotidiano che purtroppo non sale quasi mai agli onori delle
cronache. Le cattive notizie hanno sempre la strada spianata. Come dice un vecchio detto cinese “fa più
rumore un albero che cade che una foresta che cresce”. La giornata di oggi dimostra che sta crescendo
una foresta.
“Ho partecipato per cinque anni ai campi antimafia. Ho offerto il mio aiuto anche in cucina. Mia moglie è
felice perché finalmente ho imparato a cucinare”. “Per me è stata un’esperienza bellissima, piena di
amore”. “Lo scambio con i ragazzi non è fatto di retorica ma di affetto, dialogo, esperienze condivise”.
“Quando sono partita non sapevo cosa mi aspettavo, ero spaventata. Ma quando sono tornata non avevo
più paura”. “Partecipare ai campi fa crescere in me i sentimenti di soddisfazione e orgoglio. Ma anche di
consapevolezza, per tutto il lavoro che ci resta da fare, perché dobbiamo essere sempre più presenti nelle
scuole ed educare i giovani alla cultura della legalità”.
Sono le voci dei pensionati Cgil e di tanti ragazzi che ogni anno arrivano da tutta Italia per partecipare ai
campi e ai laboratori promossi da Arci e Libera, insieme a Cgil, Flai, Rete degli Studenti e Udu. Oggi lo
Spi festeggia i buoni risultati dell’edizione 2017 e si prepara alle attività del 2018.
Le storie
Le storie da raccontare sono tante. E sono belle. Perché vere, innanzitutto. E perché fatte dell’impegno
reale di tante persone che ce la mettono tutta per rendere più bello e più giusto il nostro paese. Con
l’impegno quotidiano, mettendo a rischio anche la propria vita, con il duro lavoro, con il dialogo e
l’intraprendenza.
Per tanti anziani è un modo di costruire una vecchiaia diversa. “Con i campi costruiamo concretamente la
possibilità di ridefinire il ruolo degli anziani. Innanzitutto sulla base di un rapporto intergenerazionale”. A
sottolinearlo con forza è Lucia Rossi segretaria nazionale dello Spi Cgil che ha aperto questa Assemblea.
“Vittorio Foa proponeva che i rapporti tra generazioni dovessero essere improntati a un’assoluta
reciprocità. Vero. Verissimo. Per questo animiamo ogni anno, dal 2004, i campi antimafia”, spiega Rossi.
A sentire le voci di chi ai campi ha partecipato si direbbe che l’obiettivo è stato centrato. Quando sullo
schermo scorrono le immagini del video dello Spi nazionale, realizzato da Leonardo Settimelli, ci si
accorge di quanto ricco e fruttuoso sia stato questo incontro magico tra giovani e anziani.
La peculiarità di questa straordinaria esperienza sta tutta qui: nel praticare l’esperienza dell’altro da noi
senza steccati ideologici, senza barriere sociali. Nei campi si fa e basta, concretamente. I campi sono una
concreta possibilità di stare sul territorio e dialogare. Stare in mezzo alle persone. Lavorare gomito a
gomito con tutte le coraggiose cooperative che hanno in gestione i beni confiscati alle mafie e che da anni
creano anche occupazione per i giovani. Le cooperative che su tutto il territorio nazionale gestiscono i
beni confiscati sono circa 600. Oggi a Roma alcune di loro hanno portato la propria testimonianza.
C’è chi, come Nello Zerillo della cooperativa Nero e non solo di Santa Maria La Fossa, in provincia di
Caserta, con i volontari dei campi ha creato un allevamento di lumache. Oggi sono più di un milione: “ciò
significa che tra marzo e aprile, al momento della raccolta, potremo dare altro lavoro a tanti ragazzi”, dice
Nello. C’è Alessandro Buffaroli, presidente della Cooperativa Baia Verde di Castelvolturno. Qui hanno
avviato un’esperienza unica nel panorama italiano. Nella “Casa di Alice” le donne dello Spi Cgil hanno
lavorato insieme alle ragazze vittime di tratta che trovano in questa sartoria sociale la possibilità di
costruirsi un futuro diverso. Qui, insieme, hanno realizzato dei regali natalizi di stoffa. Sono i “pacchi alla
Camorra”. “Se la Camorra per noi è una grande fregatura, noi vogliamo dare una fregatura alla Camorra.
Vogliamo fargli il “pacco”, come si dice in gergo campano”, spiega il giovane presidente.
C’è anche chi lavora con giovani detenuti, come la cooperativa Alter Eco di Cerignola, che nasce nel
2010 per prendere in gestione un bene confiscato a un boss che, nonostante tre ergastoli, ora è di nuovo in
libertà. Alter Eco produce confetture di ciliegie e uva. A lavorarci in maniera permanente sono 4 ragazzi.
Ma il gruppo si fa più grande al momento della raccolta quando arrivano i giovani che stanno scontando
una pena in carcere e che possono godere del lavoro nella cooperativa come un’alternativa alla
detenzione. Il cerchio si chiude: dalla confisca del bene al riscatto di chi deve pagare un debito con la
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