Da Infolampo: Terremoto – Pensioni basse
Terremoto in Centro Italia. Dai camper ai corsi, il lavoro
delle donne per far rinascere la speranza
“Sul terremoto, non lasciate che le luci sulle nostre realtà si spengano”. Dinanzi alla platea delle
delegate che dal 21 al 23 novembre, a Verona, hanno partecipato all’Assemblea nazionale donne Spi
Cgil, Ivana Rosati, Spi Cgil Marche, esprime tutta la sua preoccupazione sul futuro delle persone e delle
zone a cavallo tra Marche, Umbria e Lazio colpite dal sisma del 24 agosto e poi del 26 e 30 ottobre. La
situazione è drammatica, non solo dal punto di vista delle strutture, ma soprattutto dal punto di vista
psicologico”.
Solo nella regione delle Marche, nelle zone tra le province di Macerata, Fermo, Ascoli e Ancona i comuni
coinvolti dal sisma sono 122; 286 le zone rosse; 62 i municipi
dichiarati inagibili. Dieci case di riposo per anziani su 19 sono
state evacuate. Ospitavano 400 anziani, ora dislocati in altre
strutture. Le stesse badanti, soprattutto quelle provenienti dai
paesi dell’est, se ne sono andate. Chi è malato ha seri
problemi di assistenza – alcuni, malati, ospitati nelle palestre,
vivono accanto ai bambini – e per il reperimento di farmaci,
causa le farmacie diventate inagibili Le persone assistite sono
oltre 26 mila; più di 8 mila in loco (palazzetti, palestre e
capannoni); 10 mila in sistemazione autonoma e quasi 8 mila
in albergo. Sono circa mille le attività produttive dichiarate
inagibili; 214 le stalle distrutte. I costi per l’affitto di una casa
o per l’acquisto di una roulotte, sono raddoppiati.
L’elenco di Imma ha il pregio di dare l’esatta dimensione
della tragedia. Ma dentro quei numeri c’è qualcosa di più: la
vita di chi porta aiuti e quella di chi ha perso tutto. “Lo Spi
Cgil Basilicata – racconta Imma – ci ha messo a disposizione un camper ed è un segno di grande
solidarietà. Ma servono servizi, serve tutto. La contrattazione sociale con Regione ed enti locali deve
riguardare non solo il welfare, con lo Spi che la pratica da molto tempo, ma tutta la riorganizzazione del
territorio, dall’edilizia, al territorio, alle attività lavorative. Su questo c’è bisogno dell’intervento di tutta
la Cgil”.
“Concrete sono le donne della Valnerina, in Umbria, la vasta area colpita dal terremoto che ha distrutto
borgi, paesini, opere d’arte e bellezze architettoniche uniche”, racconta la Segretaria generale dello Spi
Cgil Umbria Maria Rita Paggio mentre elenca gli effetti del disastro provocato dal sisma che tutti
chiamano infinito per le scosse che si ripetono ogni giorno a partire dal 24 agosto, e, successivamente,
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rinascere-speranza.html#more-7475
Il referendum tra spinte
conservatrici e antiche tare
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Manovra, pensioni basse in arrivo dai 30 ai 50 euro in più
Matteo Renzi ha presentato in diretta la legge di Stabilità 2017, su cui il governo ha posto la fiducia alla
Camera. Gli emendamenti approvati a Montecitorio, secondo il premier, sono forieri di «alcune buone
notizie». Anzi: la nuova finanziaria sarebbe «ricca di buone notizie, non è all’Achille Lauro». Il
riferimento è all’armatore e politico napoletano scomparso nel 1982, che prometteva di regalare una
scarpa prima delle elezioni e l’altra solo dopo l’esito del voto. La manovra è stata approvata dall’aula
con 290 sì e 118 no.
SPICCIOLI PER LE PENSIONI PIÙ BASSE. Entrando nei dettagli del provvedimento, Renzi ha
spiegato che la legge di bilancio stanzia dai 30 ai 50 euro in più a favore delle pensioni più basse, quelle
sotto i mille euro. L’intervento sulla previdenza, quindi, risulta ridimensionato rispetto agli annunci
iniziali. Lo stesso premier ha ammesso che il governo «non è riuscito ad arrivare a 80 euro». La manovra
copre anche il rinnovo del contratto degli statali, un tema su cui il governo «è pronto» e «cercherà di
chiudere mercoledì» se ci sono le condizioni per farlo. Il ministro Madia «è impegnata in questa
direzione».
RENZI: «UN GOVERNO C’È SEMPRE». Rispondendo ai cronisti nel corso della conferenza stampa, il
presidente del Consiglio ha affrontato gli scenari politici che si aprirebbero dopo il referendum
costituzionale in caso di vittoria del «No»: «Il sistema istituzionale italiano ha molti elementi di garanzia,
un governo c’è sempre: politico, tecnico, iper-politico, iper-tecnico, faremo di tutto perché l’Italia sia in
condizioni di affrontare le prossime sfide. Certo, se l’Italia approverà la riforma, noi crediamo che il Paese
sarà più forte». Il responso delle urne, in ogni caso, non impatterà sulla manovra: «La legge di Stabilità è
ben impostata, nessuno potrà rimetterne in discussione i capisaldi».
PADOAN: «DAL FINANCIAL TIMES NESSUNA NOTIZIA». Accanto al premier c’era il ministro
dell’Economia, Pier Carlo Padoan, cui è stato chiesto di commentare l’articolo pubblicato domenica dal
Financial Times. Per il quotidiano britannico, otto banche italiane rischiano di fallire in caso di vittoria
del «No». Secondo il titolare del Tesoro, «non è stato scritto niente di strano. Le banche citate sono casi
ben noti, non c’è nessuna notizia. Sono casi diversi, da trattare con prospettive diverse». Tuttavia, ha
ammesso Padoan, la situazione «non è gradevole, a nessuno di noi piace andare per un mare agitato, ma il
cielo azzurro tornerà». È ovvio che i mercati «non amino l’incertezza» e che ci sia «perplessità sul fatto
che le riforme, premiate perché giudicate sostenibili, vengano adesso messe in discussione». Ma le
turbolenze, per il ministro, sono questione di «un giorno o due», sul lungo periodo «contano i
fondamentali».
FONDI PER TARANTO, RENZI: «PRONTI A DISCUTERE AL SENATO». Renzi è intervenuto anche
sulla polemica dell’emendamento scomparso che avrebbe consentito alla Regione Puglia di spendere 50
milioni di euro in più per la Sanità a Taranto. Secondo il premier su questo punto c’è stata «un’assoluta
mistificazione realtà. Siamo pronti a discuterne al Senato. Tutto ciò che serve per Taranto lo faremo, ma
trovo la polemica stravagante e strumentale».
#MATTEORISPONDE: «CON IL SÌ BASTA RICORSI ASSURDI». Subito dopo la conferenza stampa,
è partito in diretta streaming su Facebook il #matteorisponde. Rivolgendosi agli utenti dei social network,
il premier ha detto che la vittoria del «Sì» non potrà cambiare la sentenza della Consulta che ha bocciato
la riforma Madia della Pubblica amministrazione. Ma che se vince il «Sì» non ci sarà più «materia
concorrente fra Stato e Regioni e finiranno i ricorsi assurdi». Lo stop, secondo Renzi, è dovuto al fatto
che la Corte Costituzionale «ha cambiato idea rispetto al passato».
MARTEDÌ IL KIT ANTIBUFALE. Martedì 29 novembre, alle 21.30, ci sarà un nuovo #matteorisponde,
durante il quale Renzi presenterà il «kit antibufale» sulla riforma della Costituzione. «Sono
impressionanti, assurde, incredibili, come quella sulle 500 mila schede già firmate a Rignano sull’Arno.
Vi propongo un kit antibufale: lo presenteremo domani sera in una nuova diretta social, per smentire le 10
più grandi». Assieme al kit, Renzi mostrerà il facsimile della scheda elettorale per il Senato, replicando in
questo modo a chi afferma che con la riforma i futuri componenti di Palazzo Madama non saranno scelti
dai cittadini.
I 10 pilastri della manovra
La legge di bilancio approvata dalla Camera approderà al Senato per la seconda lettura a partire da
martedì 6 dicembre. Ecco quali sono i capitoli principali. Il “grosso” della manovra sta nella cancellazione
delle clausole di salvaguardia, introdotte nel 2011 dal governo di Silvio Berlusconi. Nessun aumento
Leggi tutto: http://www.lettera43.it/it/articoli/politica/2016/11/28/manovra-la-legge-di-stabilita-2017-
approvata-alla-camera/206844/