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Artigiani e piccole imprese la crisi diventa più pesante

lavoro_legname_istock_000072073471_medium_1(Teleborsa) – Se il settore dei servizi dell’Eurozona si conferma in espansione, ma ad un ritmo più lento, in Italia “assistiamo a una ripresa debole e molto disomogenea. Le micro imprese sono ancora in piena burrasca. Lo dimostrano i recenti dati di Movimprese. Nel 2015 le imprese artigiane sono diminuite di quasi 19 mila unità, l’1,4% in meno rispetto al 2014. E’ il valore più basso registrato negli ultimi quindici anni. Per questo non smetteremo di incalzare la politica e le istituzioni, a ogni livello, perché creino le condizioni per facilitare la nascita e lo sviluppo delle piccole imprese”. E’ quanto afferma Sergio Silvestrini, Segretario Generale della Confederazione Nazionale dell’ Artigianato e della Piccola e Media Impresa (CNA), conversando con i giornalisti a margine del convegno sul tema  “Le piccole imprese motore della ripresa” promosso dalla CNA e che si è svolto oggi pomeriggio a Pistoia. “Bisogna intervenire con rapidità alleggerendo il Fisco, a partire dalla eliminazione dello split payment e dell’IMU su capannoni – spiega Silvestrini – semplificando le pratiche burocratiche, riducendo i costi, a cominciare da quelli che gravano sul lavoro e sull’energia, creando le condizioni di mercato che consentano ad artigiani e piccole imprese di cogliere le grandi opportunità offerte dalla possibilità di partecipare agli appalti pubblici e di accedere ai mercati esteri”.