Whirlpool le responsabilità

La Whirlpool per l’acquisto della Indesit dai Merloni aveva presentato un piano molto dettagliato e il Ministero dello Sviluppo Economico lo aveva validato con il corredo di alcuni benefit non trascurabili. A pochi mesi dall’acquisto e dopo aver sicuramente effettuato tutte le verifiche, simulazioni, piani di sviluppo e di integrazione possibili, la società acquirente denuncia un numero di esuberi quasi doppio rispetto a quello programmato in sede di acquisizione della Indesit. Ora scopre le sovrapposizioni, i doppioni che prima non aveva visto e riscontrato? Ora vorrebbe lasciare a casa quasi 2.000 persone da qui al 2018 e ipotizza la chiusura di almeno uno stabilimento, ma con che razza d manager hanno trattato fino ad ora quelli del Mise? Ora è evidente che l’acquisto di un concorrente da parte di Whirlpool e vieppiù nel caso dell’acquisto della Indesit con le sue dimensioni la generazioni di sovrapposizioni è scontata, così come è scontata la volontà di mantenere in vita quasi soltanto quegli stabilimenti con il più alto tasso di innovazione sul prodotto, ma tutto questo gli americani lo sapevano da prima. Quelli di Whirlpool hanno però delle responsabilità in primo luogo verso i lavoratori, ma anche verso le istituzioni del nostro Paese che hanno favorito e facilitato il passaggio di proprietà. Questa responsabilità deve essere fatta valere, con tutte le forze affinché a pagare non siano sempre e soltanto i lavoratori e magari quelli del sud.

ARES