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Da Porto San Giorgio a Montecarlo sulle tracce di Sinner

La squalifica del grande Sinner scadrà tra qualche giorno e lui potrà finalmente tornare ad allenarsi su tutti i campi, in particolare quelli affiliati alla federazione.

Un nostro corrispondente, appassionato di tennis e non privo di audacia e gusto della sfida nelle scorse settimane si è messo sulle tracce di Sinner a Montecarlo per la voglia e il gusto di capire dove il grande tennista si sarebbe allenato durante questo periodo di stop forzato.

Individuata  l’abitazione del tennista in boulevard Princesse Grace ha potuto seguirlo mentre in monopattino si recava presso la palestra, mentre è stato più arduo individuare il campo privato dove incrociava la racchetta con il suo sparring partner.

Nel fare domande, come si conviene ad un cronista, il nostro ha potuto conoscere nel dettaglio i prezzi delle abitazioni abitate da business man, attori, artisti in quel di Montecarlo e non senza un moto di sorpresa ha razionalizzato che immobili da un centinaio di metri quadrati a Montecarlo costano sono SETTE volte più di Porto San Giorgio, quarantamila, contro sette/diecimila al metro quadrato.

Parliamo ovviamente di prezzi massimi per zone di pregio, zone centrali, difronte al porto o alla spiaggia del Lavarotto. Il nostro cronista si è chiesto come fosse possibile che in una piccola citta di provincia, senza grandi pregi o appeal, se non nel passato, i costi degli immobili si siano spinti così in alto, senza trovare riscontri tangibili né nella qualità del costruito né in zone di pregio che potrebbero giustificare tali livelli di prezzo.

Ovvio che una attività edil immobiliare di questo livello generi profitti ragguardevoli e contemporaneamente dovrebbe generare corpose dichiarazioni di redditi in capo alle società immobiliari. E’ così? Parrebbe di no!

Posto comunque che questi sono i prezzi correnti per metro quadro a Porto San Giorgio, è l’intero ammontare della transazione che viene trascritto in atto o solo una parte di esso? Qualcuno nel tempo ha potuto verificare il tenore di vita, le proprietà immobiliari e mobiliari di questi “immobiliaristi”  e dei loro finanziatori?

Infatti mentre la città diventa sempre più un dormitorio, con un commercio asfittico dove solo qualche illuso assessore conta ancora come positivo il saldo tra aperture e chiusure, qualcuno si arricchisce senza che la comunità ne tragga alcun beneficio. Anzi ne riceve costantemente un danno dalla trasformazione di hotel in immobili residenziali, case private in svettanti condomini extra lusso e via di questo passo….

D0v’è inceppato il meccanismo?

ARES