Quasi il 60% dei carcerati di coscienza a Cuba dovrebbe avere diritto a un regime aperto
Al 31 gennaio 2025, l’elenco dei prigionieri politici a Cuba contiene un totale di 1.150 prigionieri politici e di coscienza condannati da procuratori o da disposizioni che limitano la loro libertà senza alcun controllo giudiziario, un giusto processo o una difesa efficace, in flagrante violazione del diritto internazionale.
A gennaio si sono aggiunti 5 nuovi prigionieri politici e ci sono state 16 dimissioni. 11 di queste sono il risultato di aver scontato l’intera pena, 2 sono dovute ad “assoluzioni” dopo dieci e due mesi di privazione della libertà “come misura precauzionale” e 3 sono casi risolti prima del procedimento penale.
I 201 prigionieri politici scarcerati a gennaio sono passati dall’essere elencati come Condannati di coscienza nella nostra lista a essere tra i Condannati di coscienza, in quanto continuano a scontare la loro pena sotto quello che a Cuba viene descritto come un “regime carcerario-domiciliare“. I 201 prigionieri politici sono stati scarcerati in base all’accordo del governo cubano con il Vaticano, che ha annunciato la “graduale” scarcerazione di 553 persone “punite per vari crimini“.
Pertanto, la distribuzione della lista dei 1.150 prigionieri politici a Cuba al 31 gennaio 2025 è di 688 Condannati di coscienza, 422 Condannati di coscienza e 40 Altri Prigionieri Politici; quindi 728 Condannati di coscienza e altri prigionieri politici rimangono dietro le sbarre, mentre 422 subiscono un “regime carcerario-domiciliare” o lavori forzati.
Studio dei prigionieri politici di Cuba che rimangono in regime di detenzione
Per verificare se ai Carcerati di Coscienza, cioè a coloro che continuano a scontare una condanna, siano concessi i benefici di scarcerazione previsti dalla legge sull’esecuzione penale, il team legale di Prisoners Defenders ha studiato e analizzato 440 casi, identificando 4 gruppi:
- Maschi, di età inferiore ai 20 anni al momento della commissione del falso “reato”, senza precedenti penali.
- Donne senza precedenti penali.
- Maschi, di età superiore ai 20 anni al momento della commissione del falso “reato”, senza precedenti penali.
- Uomini e donne con precedenti penali.
Metodologia dello studio
Dopo aver segmentato i 4 gruppi sopra descritti, abbiamo proceduto a studiare l’applicabilità dei seguenti benefici extrapenali, comuni a Cuba tra i detenuti comuni:
PRIMO BENEFICIO DA APPLICARE: 2 mesi di riduzione della pena per ogni anno di condanna.
I detenuti possono ottenere una riduzione fino a 2 mesi per ogni anno scontato, a seconda della loro condotta, della partecipazione a programmi di lavoro o di istruzione all’interno del carcere. Nel caso dei detenuti politici, generalmente pacifici per natura, essi vengono classificati come “detenuti prioritari“, a causa della loro motivazione politica, e al loro fascicolo viene applicato l’acronimo CR (“Controrivoluzionario”), il che porta alla criminalizzazione e alla negazione di questa riduzione della pena tra i detenuti politici, mentre di solito viene applicata ai detenuti comuni non violenti.
SECONDO BENEFICIO DA APPLICARE: liberazione condizionale
Possono ottenere la libertà condizionata dopo aver scontato un terzo della pena:
- Detenuti primari (senza precedenti penali).
- Femmine (di qualsiasi età) e maschi che avevano fino a 20 anni al momento del reato.
Possono ottenere la libertà condizionata dopo aver scontato 1/2 della loro condanna:
- Detenuti primari (non recidivi).
- Maschi che avevano più di 20 anni al momento del reato.
Possono ottenere la libertà condizionata dopo aver scontato i 2/3 della pena:
- Recidivi (detenuti con precedenti penali o recidivi).
TERZO BENEFICIO DA APPLICARE: libertà extrapenale
Il congedo straordinario è concesso prima del completamento della pena alle persone il cui stato di salute rende sconsigliabile la permanenza in carcere, o ai detenuti di età superiore ai 65 anni, a seconda del loro stato di salute, senza alcun limite inferiore al numero di anni scontati.
Lo studio si è basato sui registri penali dei PRISONERS DEFENDERS relativi a 440 casi, selezionati a caso tra gli attuali 688 Carcerati di Coscienza.
Il lettore deve sapere che il regime cubano perseguita sistematicamente e impedisce ai familiari e agli stessi prigionieri politici di consegnare il fascicolo penale completo o parti sostanziali della loro documentazione penale. Nonostante questa limitazione, per tutti i casi citati abbiamo avuto a disposizione i documenti della richiesta del pubblico ministero e della sentenza. Pertanto, grazie allo studio di questa serie di casi, possiamo assicurare che i risultati di questo campione casuale sono conclusivi e descrittivi della situazione dei prigionieri politici in termini di negazione dei loro diritti penitenziari a Cuba, un pregiudizio comune, oltre all’arbitrarietà del processo penale dovuto all’esercizio dei diritti fondamentali, che questo studio riesce a rivelare.
Risultati dello studio
I grafici riportati di seguito riflettono i risultati ottenuti per il campione di 440 casi. Tuttavia, essendo stati scelti a caso e disponendo – per ogni caso – di una documentazione sufficiente per lo studio legale, i risultati dei 440 casi analizzati in profondità possono essere estrapolati, senza alcun errore statistico significativo, a tutti i 688 Carcerati di Coscienza registrati nella nostra lista.
Dallo studio emergono quindi alcuni modelli inequivocabili per i prigionieri politici a Cuba:
1. Il 59% dei 688 Carcerati di Coscienza a Cuba dovrebbe già essere scarcerato
Questo è il risultato più allarmante, che racchiude tutti gli altri che verranno descritti di seguito. Secondo lo studio delle sentenze e delle istanze del pubblico ministero di tutti i casi studiati, il 59% dei Carcerati di Coscienza a Cuba, oggi detenuti, avrebbe già diritto a un regime aperto o alla libertà. Siamo rimasti molto sorpresi dal fatto che ci sono casi specifici in cui la scarcerazione, in base ai documenti procedurali in nostro possesso, sarebbe dovuta avvenire anche senza la necessità di applicare benefici penitenziari.