slider

Daniela Martani arrestata dopo azione con PETA per esortare la Chiesa cattolica a “chiudere la porta alla corrida”

Roma – Oggi, in occasione dell’apertura dell’ultima Porta Santa nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, la cantante e personaggio televisivo Daniela Martani è stata arrestata dopo essersi vestita da angelo insieme alla PETA per invitare la Chiesa Cattolica a “chiudere la porta alla corrida”. L’azione fa parte della campagna di PETA per sollecitare il Papa a pronunciarsi contro questo crudele sport sanguinario.
Le immagini sono disponibili qui. Credito foto: Matteo Minnella
“Non c’è nulla di santo nel torturare e uccidere creature di Dio come forma di intrattenimento per gli esseri umani” afferma Martani. “Sono orgogliosa di unirmi nuovamente alla PETA per chiedere alla Chiesa cattolica di difendere gli animali senzienti e iniziare il nuovo anno denunciando questo sport sanguinario che non ha niente a che vedere con i valori cristiano cattolici.”
Ogni anno, decine di migliaia di tori vengono uccisi nei festival della corrida in tutto il mondo, molti dei quali svolti in onore di santi cattolici. Durante questi eventi, gli assalitori a cavallo conficcano lance nel dorso e nel collo del toro prima che altri gli conficchino le banderillas nella schiena, infliggendogli un dolore acuto ogni volta che gira la testa e compromettendo la sua libertà di movimento. Alla fine, quando il toro si è indebolito a causa della perdita di sangue, entra in scena un matador che tenta di uccidere l’animale conficcandogli una spada nei polmoni. Viene utilizzato un coltello per recidere il midollo spinale. Il toro potrebbe essere paralizzato ma ancora cosciente mentre le sue orecchie o la sua coda vengono tagliate e presentate al matador come trofeo e il suo corpo viene trascinato fuori dall’arena.
Papa Francesco, nella sua enciclica Laudato Si’, ha scritto: “Ogni atto di crudeltà verso qualsiasi creatura è ‘contrario alla dignità umana”, e già nel XVI secolo Papa Pio V (che venne poi canonizzato) vietò la corrida, definendola “spettacolo crudele e vile del diavolo e non dell’uomo” e contraria “alla pietà e carità cristiana”. La dottrina della Chiesa cattolica afferma chiaramente che gli esseri umani non dovrebbero “provocare inutilmente la sofferenza o la morte degli animali”, eppure i preti cattolici spesso officiano cerimonie religiose nelle arene e assistono spiritualmente i toreri nelle cappelle delle arene. Alcuni attaccano addirittura i tori nelle arene mentre indossano una tonaca.
Martani ha precedentemente aderito a questa campagna della PETA, consegnando una bottiglia di “sangue di toro” a Papa Francesco in occasione del suo 87esimo compleanno.
PETA – il cui motto recita, in parte, “gli animali non sono nostri da usare per l’intrattenimento”, si oppone allo specismo, una visione del mondo basata sulla supremazia dell’essere umano. Per maggiori informazioni si prega di visitare PETA.org.uk o seguire PETA su FacebookXTikTok o Instagram.