Cosa vogliono e non vogliono i lavoratori
Si è tenuta dal 4 al 6 dicembre a Bergamo la XIV edizione del ciclo di conferenze internazionali “La nuova
Grande Trasformazione del Lavoro”, organizzata da ADAPT, in collaborazione con il network CIELO Laboral
e WEC (World Employment Confederation). L’evento di quest’anno si è interrogato su una questione
cruciale: Cosa vogliono i lavoratori, oggi? Una domanda tanto ampia quanto urgente, che ha esplorato i
bisogni dei lavoratori e delle lavoratrici in un contesto di crescente frammentazione del
lavoro, trasformazioni sociali e innovazioni tecnologiche.
Hanno partecipato oltre 300 tra professori, ricercatori, professionisti, stakeholder e istituzioni con un
ruolo nel mondo del lavoro e delle relazioni industriali. Più di 140 relatori da oltre 20 Paesi, suddivisi in 4
sessioni plenarie e 23 workshop tematici, hanno affrontato il quesito posto nel titolo del convegno, con
un approccio interdisciplinare e comparato. Tra i tanti temi trattati: la questione salariale, il tema di
genere, il rapporto fra democrazia industriale e democrazia politica, cambiamenti demografici, transizione
digitale e ambientale, inclusione lavorativa, parità e diritti dei lavoratori.
Ha aperto i lavori, una pre-conference, intitolata Ripensare il valore sociale e la dimensione collettiva del
lavoro, oggi, animata dalle relazioni di alcuni tra i principali esperti e protagonisti delle relazioni industriali
in Italia: Roberto Pedersini, Ordinario di sociologia economica, Università degli Studi di Milano, Michele
Tiraboschi, Ordinario di diritto del lavoro, Università di Modena e Reggio Emilia, Daniela
Fumarola, Segretaria generale aggiunto CISL, Maria Grazia Gabrielli, Segretaria confederale
CGIL, Giuseppe Guerini, Presidente CECOP, Patrizia Ordasso, Senior Director Relations with Workers’
Representatives and Welfare Intesa Sanpaolo, Donatella Prampolini Manzini, Vice Presidente
Confcommercio, Ivana Veronese, Segretaria confederale UIL. L’evento è stato introdotto e moderato
da Francesco Seghezzi, Presidente ADAPT.
Il mondo del lavoro è in continua evoluzione e le esigenze dei lavoratori sono cambiate significativamente
negli ultimi anni. Sempre più lavoratori mettono al primo posto la soddisfazione personale e il benessere
psicologico. Cercano un ambiente di lavoro stimolante, dove possano esprimere le proprie potenzialità e
sentirsi valorizzati. L’equilibrio tra vita lavorativa e personale è diventato una priorità, e i dipendenti
apprezzano la possibilità di lavorare da remoto, di gestire i propri orari in modo autonomo e di avere
maggiore flessibilità nell’organizzazione del lavoro. La crescita professionale è un altro elemento
fondamentale, e i lavoratori desiderano opportunità di formazione continua, di acquisizione di nuove
competenze e di avanzamento di carriera. Ovviamente, la retribuzione rimane un fattore importante,
tuttavia, i dipendenti cercano anche benefit aggiuntivi, come assicurazioni sanitarie, piani pensionistici e
congedi parentali. I lavoratori vogliono sentirsi parte di un progetto più grande e identificarsi con i valori
dell’azienda e cercano aziende socialmente responsabili, che si impegnino per la sostenibilità e per il
benessere della comunità. Un ambiente di lavoro rispettoso e inclusivo è fondamentale per attrarre e
trattenere i talenti e i dipendenti si aspettano di essere trattati equamente, indipendentemente dal
genere, dall’età, dall’origine etnica o da qualsiasi altra caratteristica personale. I lavoratori desiderano
autonomia e responsabilità, non amano essere costantemente controllati e preferiscono avere la
possibilità di prendere decisioni in modo indipendente. Bullismo, molestie, discriminazioni e un clima di
tensione sono fattori che allontanano i dipendenti e danneggiano la produttività; vogliono essere
apprezzati per il loro lavoro e ricevere feedback costruttivi. La mancanza di riconoscimenti può demotivare
e portare alla perdita di talenti e se un’azienda non offre possibilità di sviluppo professionale, i dipendenti
saranno più propensi a cercare nuove opportunità altrove. Un carico di lavoro eccessivo e orari di lavoro
rigidi possono portare allo stress, al burnout e a una diminuzione della produttività. I lavoratori di oggi
cercano un equilibrio tra vita lavorativa e personale, opportunità di crescita professionale, un ambiente di
lavoro stimolante e rispettoso, e un’azienda che condivida i loro valori. Per attrarre e trattenere i migliori
talenti, le aziende devono adattarsi a queste nuove esigenze e creare un ambiente di lavoro positivo e
coinvolgente.
Margherita Roiatti, Coordinatrice relazioni internazionali e ricercatrice senior di ADAPT, spiega: “La
conferenza internazionale di ADAPT si pone come un unicum nel contesto non solo italiano ma anche
europeo. Questo sia per l’ampiezza del network costruito a partire dalla prima edizione nel 2009, capace di
mobilitare e coinvolgere attivamente il mondo accademico internazionale, organizzazioni internazionali e
istituzioni quali l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, la Commissione Europea, l’OCSE,
l’Organizzazione internazionale dei datori di lavoro – IoE, coerentemente con l’obiettivo di ADAPT di
rendere la ricerca libera e accessibile, l’evento è completamente gratuito per i partecipanti, un’occasione
preziosa di confronto e apprendimento, soprattutto per giovani ricercatori e ricercatrici provenienti da
contesti geografici e disciplinari molto eterogenei.”.
MAURIZIO DONINI