Fortuna M5s “accende” un faro su Marina Palmense
Sono molti giorni che la nostra città subisce l’arroganza di chi non ha orecchie. Il nostro sindaco Paolo Calcinaro mi dispiace dirlo ai tanti che lo sosterranno a prescindere, ha l’obbligo di ascoltare, ma senza “recchie” la vedo dura. Un esempio è la questione sull’inquinamento luminoso e ambientale di Marina Palmense su cui, viste le giuste critiche che piovono da giorni sia dal consigliere Interlenghi, dell’Associazione ambientalista Lipu, del gruppo cittadino nenostropiccolo, e da altri, il sindaco risponde pubblicando sui social una bella foto di una ragazza in bicicletta. Il suo tifo si riaccende, ma anche la rabbia di chi ha un’altra sensibilità. Tuttavia il problema rimane, a fianco a quella pista c’è l’ultima oasi costiera naturale del nostro comune. Si chiede solo di rispondere se quell’illuminazione può influenzare meno il delicato ecosistema del parco naturalistico adiacente, se parlare di sviluppo sia giusto all’interno di quest’area protetta, e se tutti quei rifiuti abbandonati sui siano mai possibili al suo interno. Il sindaco, però, sa come deviare l’argomento, come tenerci a bada, ripetendo ancora che abbiamo fatto la pista e siamo tutti felici.
Al contrario del trattino che è scomparso per sempre dalle spiagge di Lido di Fermo al costo di una scellerata festa in spiaggia, il parco naturalistico di Marina Palmense scomparirà lentamente, centimetro dopo centimetro, le proprietà pubbliche vendute una ad una per qualche spicciolo e l’immondizia ci ricoprirà spuntando da ogni dove, ma noi, non ce ne accorgeremo neanche, non sentiremo nulla.
E’ chiaro che ci sono Associazioni e Associazioni, quelle delle feste e dello svago, alle quali siamo tutti legati e alle quali il sindaco e giunta sono sempre presenti, ed altre Associazioni più scomode con un vero senso civico, che tutelano i diritti, l’ambiente, il quieto vivere, che fanno moltissimo per il nostro territorio e che a volte danno consigli, magari chiedono un cambio di rotta o solamente di seguire le promesse elettorali. Ma noi caro Sindaco non possiamo cambiare niente, forse siamo lì solo per fare festa e la politica vera, quella dei super appalti, della vendita di beni pubblici, degli abusi edilizi, lasciamola in Comune, tanto ci penserà qualcun altro.