Politica

Mangialardi sugli attacchi omofobi al Ddl Zan: “La colpa è di chi non ha fermato questa deriva, nonostante le numerose avvisaglie”

ANCONA – “Va riconosciuto che la destra senigalliese un risultato significativo lo ha davvero raggiunto in questi primi mesi d’amministrazione: avere trasformato l’immagine di Senigallia da città solare, aperta e solidale, avanguardia culturale di livello internazionale, a simbolo del più grigio e gretto provincialismo, dove fenomeni come l’omofobia e il negazionismo del Covid, nonché la deplorevole rimozione dello striscione per Giulio Regeni, sono divenuti il tratto distintivo della giunta e della maggioranza del consiglio comunale. Oggi apprendiamo che il consigliere Liverani ha chiuso i suoi profili social, attraverso i quali da anni propaganda contenuti intolleranti verso ogni forma di diversità, fino all’ultimo terrificante post in cui sosteneva che l’approvazione del Ddl Zan farebbe da apripista all’accoppiamento tra uomini e animali. Purtroppo, però, ora è tardi e i danni, né pochi né lievi, sono stati fatti portando Senigallia a una davvero poco invidiabile ribalta nazionale. Tuttavia, la responsabilità non è solo di Liverani, che non ha mai dimostrato equilibrio nella gestione del suo ruolo istituzionale di consigliere comunale, ma anche di chi, a partire dal sindaco di Senigallia, ha favorito con il suo ostinato silenzio questa deriva, nonostante ve ne fossero tutte le avvisaglie”.

Così il consigliere regionale del Partito Democratico, Maurizio Mangialardi, sulle offese omofobe al Ddl Zan da parte del consigliere comunale di Fratelli d’Italia Marcello Liverani. Una vicenda che ha ormai da giorni oltrepassato i confini regionali per diventare un vero e proprio caso nazionale, tanto da essere ripresa proprio ieri anche dalla “Zanzara”, la celebre e seguitissima trasmissione radiofonica di Radio24 condotta da Giuseppe Cruciani e David Parenzo.

Ancona, 26maggio 2021

Maurizio Mangialardi

Capogruppo assembleare del Partito Democratico – Assemblea legislativa delle Marche