POSTE ITALIANE CONTRIBUISCE ALLO SVILUPPO SOCIO-ECONOMICO DEL PAESE ANCHE NELL’ANNO DEL COVID
Nel 2020 nelle regioni del Centro Nord l’Azienda ha generato tramite i suoi fornitori 148 mln di euro
di Prodotto Interno Lordo, 2.200 posti di lavoro e circa 59 milioni di euro di reddito
Roma, 19 maggio 2021 – Oltre 148 milioni di euro di Prodotto Interno Lordo, 2.200 posti di lavoro e
circa 59 milioni di reddito distribuiti ai lavoratori impiegati nel sistema economico.
Anche in un anno caratterizzato dalle difficoltà legate alla pandemia, si conferma l’enorme impatto
economico generato dai fornitori italiani dell’Area Centro Nord (Marche, Umbria, Emilia-Romagna,
Toscana) utilizzati da Poste Italiane.
Questi sono i numeri emersi dal terzo Bilancio Integrato 2020 di Poste Italiane che contiene un
modello di stima degli impatti economici complessivamente generati dall’Azienda in ogni singolo
territorio. Poste Italiane si conferma come un’azienda che, grazie al lavoro di circa 125 mila
dipendenti, riesce a creare valore economico a livello locale e nazionale, producendo ricchezza e
occupazione non solo attraverso il prorpio business ma anche grazie al coinvolgimento di una
catena di fornitura locale.
Attraverso il ruolo di leadership ricoperto nel settori della logistica, finanziario, assicurativo e dei
servizi di pagamento, Poste Italiane ricopre una funzione di primaria importanza nella creazione di
valore economico sia per gli stakeholder direttamente impattati dall’attività d’impresa che per
l’intero Sistema Paese.
In particolare, l’attività di Poste Italiane oltre a generare ritorni diretti e strettamente legati all’attività
economica del gruppo, richiede l’acquisto di beni e servizi prodotti da altre imprese (generando
impatti indiretti) e consente alle famiglie che hanno ricevuto un reddito grazie al lavoro svolto per
l’Azienda e i suoi fornitori, di acquistare a loro volta nuovi beni e servizi (generando impatti indotti).
Nel 2020, le PMI hanno impattato sul livello del Prodotto Interno Lordo per un valore pari a 1,2
miliardi di euro, impiegando 21.000 persone e distribuendo redditi per circa 567 milioni di euro.
Infine, sono stati creati oltre 370 milioni di euro in termini di gettito fiscale
A livello nazionale, invece, nel 2020 le attività operative del Gruppo hanno avuto impatti diretti,
indiretti e indotti sull’economia pari a circa 12,2 miliardi di euro di PIL, coinvolgendo
complessivamente circa 191mila lavoratori con una distribuzione di redditi per un totale di 7,4
miliardi di euro.
E’ importante sottolineare come l’impatto sul sistema paese generato da Poste Italiane derivi
anche dalle attività di investimento dirette alle imprese e allo Stato: le prime possono utilizzare le
risorse raccolte per poter svolgere le proprie attività di business ed effettuare nuovi investimenti,
parallelamente l’investimento in titoli di Stato consente di finanziare la spesa pubblica.
Entrambe le tipologie di investimento rappresentano un forte impulso all’economia del Paese e
sono in grado di generare esternalità considerevoli sul tessuto sociale.
Poste Italiane ha da tempo intrapreso un percorso per integrare la sostenibilità nella propria
strategia di business, affiancando agli obiettivi finanziari una chiara visione sulle tematiche
ambientali, sociali e di governance. L’introduzione dei principi ESG (Environmental, Social and
Governance), in particolare, ha permesso a Poste Italiane di raggiungere prestigiosi traguardi
nazionali e internazionali nell’ambito della sostenibilità.
La relazione finanziaria per l’anno 2020 è consultabile all’indirizzo:
https://www.posteitaliane.it/files/1476536483458/Relazione-finanziaria-annuale-2020.pdf
Poste Italiane Media Relations