Stati Generali: Dietrofront su infrastrutture, guerra ai tracciamenti elettronici e contante
Il cielo all’orizzonte è tutt’altro che limpido. Non tanto per le allerte meteo della Protezione Civile di queste ore, quanto per i
programmi del Governo, in occasione degli Stati Generali a Villa Pamphili. Il ministro dell’ Economia Roberto Gualtierei, come
ampiamente riportato dal giornale online“il Giornale.it”, ha negato per ora l’ipotesi di una patrimoniale e ha annunciato che
si predisporrà uno stato di polizia fiscale impegnato in una guerra senza quartiere al denaro contante e nel tracciamento
elettronico di ogni nostra spesa. Un piano folle, possiamo dire. Anche se la riforma fiscale è opportuna e nell’area da tempo,
questa proposta del Movimento 5 Stelle, messa in questi modi, fa letteralmente paura. Il loro progetto non sembra tanto
concentrato sulle infrastrutture come la sospensione, fino al 2012, dei progetti per la banda ultralarga lo dimostrerebbe. E
forse dietro c’è un progetto diverso: sussidi da dare agli italiani, grazie ai prestiti di Bruxelles, diversificando il tessuto
produttivo e tappezzare il paese di bonus, con piste ciclabili e monopattini elettrici. Che sarebbe un tutto dire,
estremizzando la cosa. Eppure ad oggi i pentastellati al Governo non hanno ridotto le tasse. Su questo fronte non sono mai
stati credibili. Nel loro ultimo programma elettorale avevano promesso la riduzione dell’aliquota dell’irpef, come no tax per i
redditi fino a 10 mila euro, come pure l’abolizione dei tanto odiati studi di settore e dello spesometro. Solo per citarne
alcune. Anche l ‘iva agevolata per i prodotti per i neonatali, per l’infanzia e per i pensionati. Insomma a farne le spese sono i
soliti italiani tartassati di tasse da pagare. Speriamo non arrivi anche a toccare la patrimoniale! Anziché togliere le tasse,
mette i sussidi, e rallenta l’investimento sulle infrastrutture, il volano dell’economia, mentre il paese continua ad avere
debito su debito. Se visto dal di fuori, il controsenso è logico. Probabilmente la non logica, avrà le sue buone ragioni di
equilibrio interno, tanto cara alla politica. Tra critiche e rumors che lo vorrebbero in procinto di formare un partito tutto suo
(da lui smentito) il rischio, secondo molti, è che possa sfuggire l’acceleratore di mano e andare a sbattere, con l’auto blu non
con la bici. Chi vivrà,vedrà.
Paola Pieroni