Mangialardi: “La proposta di ballottaggio è giusta e intelligente ma ora non c’è tempo per querelle che tolgono energie e capacità”
La proposta ballottaggio, avanzata in Consiglio dalle liste civiche, se da una parte vede il bene placido della
coalizione riunita del centro sinistra e del suo candidato Mangialardi, dall’altra non vede d’accordo il
Movimento 5 Stelle che la giudica un regalo concesso al centro sinistra per fine legislatura Ceriscioli. “Sono
stato sempre favorevole al doppio turno -dichiara il primo cittadino di Senigallia Maurizio Mangialardi sul
profilo di Facebook- perché, come avviene a livello comunale, lo giudico un sistema capace non solo di
formare maggioranze solide e più rispondenti alla volontà, ma anche di individuare chiaramente la
responsabilità del governo. La proposta di Uniti per le Marche è dunque giusta e intelligente. Oggi però non
ci sono le condizioni per apportare queste modifiche sostanziali. Non è una questione legata solamente alla
campagna elettorale. Anche le leggi –continua Mangialardi- che vanno nel verso dell’interesse generale,
infatti, devono essere discusse nelle sedi opportune e con il tempo necessario. Ora ci dobbiamo
concentrare sulle Marche, i suoi problemi, le sue difficoltà e le soluzioni, che vogliamo e possiamo offrire.
Non c’è tempo per querelle che distolgono energie e capacità”.
Paola Pieroni
La proposta ballottaggio, avanzata in Consiglio dalle liste civiche, se da una parte vede il bene placido della
coalizione riunita del centro sinistra e del suo candidato Mangialardi, dall’altra non vede d’accordo il
Movimento 5 Stelle che la giudica un regalo concesso al centro sinistra per fine legislatura Ceriscioli. “Sono
stato sempre favorevole al doppio turno -dichiara il primo cittadino di Senigallia Maurizio Mangialardi sul
profilo di Facebook- perché, come avviene a livello comunale, lo giudico un sistema capace non solo di
formare maggioranze solide e più rispondenti alla volontà, ma anche di individuare chiaramente la
responsabilità del governo. La proposta di Uniti per le Marche è dunque giusta e intelligente. Oggi però non
ci sono le condizioni per apportare queste modifiche sostanziali. Non è una questione legata solamente alla
campagna elettorale. Anche le leggi –continua Mangialardi- che vanno nel verso dell’interesse generale,
infatti, devono essere discusse nelle sedi opportune e con il tempo necessario. Ora ci dobbiamo
concentrare sulle Marche, i suoi problemi, le sue difficoltà e le soluzioni, che vogliamo e possiamo offrire.
Non c’è tempo per querelle che distolgono energie e capacità”.
Paola Pieroni