Le nuove frontiere del sesso: Layla Borgogna e la fotografia
Layla Borgogna, la fotografa di Scatti Maliziosi: ho sempre amato il set, sia fotografico che
cinematografico, fino a farne una professione, stando dietro l’obbiettivo in giro per l’Italia. Mi ha
sempre affascinato l’idea che stessi partecipando alla creazione di un sogno, di una storia che
avrebbe appassionato il grande pubblico. Un giorno, un po’ per scherzo e un po’ sul serio, una
coppia di amici mi ha chiesto di ritrarli fotograficamente nella loro intimità. Ho accettato anche io,
per gioco. Durante lo shooting ho capito quanto per loro fosse eccitante recitare la storia che
avrebbero poi rivisto da spettatori. A me spettava il compito non facile di rendere bello e
gradevole il loro film di coppia. Ho capito che potevo dare un valore e un’estetica ai loro sogni. E
così ho deciso di continuare, proponendo questo servizio anche ad altri. Nel tempo ho ritratto le
più svariate forme di erotismo. Al di là di chi ritraessi, la mia motivazione è sempre stata la stessa:
dare luce e intensità alle fantasie di chi mi contatta per uno shooting fotografico. Chissà, magari
proprio alle vostre.
Ciao Layla, artista di fotografia erotica, è giusta la definizione? Come sei arrivata a questo
punto?
Ciao, si la definizione è giusta anche se non mi piace rientrare in una categoria ma di certo non
faccio foto ai matrimoni! Non sono arrivata direi, il mio percorso è in continua evoluzione.
Differenza tra fotografia erotica e pornografia a tuo parere?
La differenza secondo il mio sentire sta nel come si racconta la sessualità: l’erotismo e la
pornografia sono la conseguenza l’uno dell’altro, si parte da una base erotica per poi sfociare nella
pornografia, ma penso che quest’ultimo sia un termine mal utilizzato. Sesso, erotismo, pornografia
fanno parte di un unico gruppo che si chiama intimità, ma la massa ormai ha fatto un cattivo uso
della sessualità.
La fotografia erotica nudismo o meglio con abiti seducenti? Come preferisci i soggetti?
Non ho una preferenza dipende cosa il soggetto mi vuole raccontare, non necessariamente bisogna
essere nudi per seducenti e tanto meno indossare biancheria intrigante rende una donna
seducente, è quello che si ha dentro che fa la differenza.
La tua clientela tipo che tipologia riveste in maggioranza? Singoli o coppie? Più uomini o donne?
L’idea nasce più da un immaginario maschile o femminile?
La mia clientela è cominciata con il genere maschile, non mi spiegavo il motivo… poi con il tempo
ho smesso di farmi domande! Ho avuti molti singoli maschi, poi le coppie e ultimamente molte
donne in questa nuova disciplina che sto sviscerando, quella dello Shibari, e dell’emozione che le
persone fra le corde mi fanno sentire.
Preferisci lavorare in bianco nero o colore?
Dipende dalla situazione, il bianco e nero resta sempre molto poetico.
Quale attrezzatura usi?
Canon 5d Mk.III e delle luci molto semplici, cerco di utilizzare la luce naturale.
L’ambientazione quale può essere? Tipicamente le preferenze quali sono? Hai uno studio? Puoi
spostarti presso i tuoi clienti nel caso?
L’ambientazione è super variegata, non ho più uno studio poiché mi piace sempre spostarmi
continuamente, racconto e fotografo le persone anche presso le proprie dimore, costruisco un “set”
attorno alla persona.
Quanto la coppia può trarre piacere da uno shooting di classe come il tuo?
Per creare un buono shooting io devo entrare in sintonia con il mio soggetto/i il piacere è dato da
quanto le persone si possono lasciare andare e si sentono liberi, io sono un traghettatore…
Certi argomenti sono visti spesso con una forma di pruriginoso voyeurismo, ma dai tempi
dell’Antica Grecia e Roma l’arte ha sempre riprodotto nudi senza problemi, oggi come percepisci
la situazione? I social sono pieni di ogni forma di odio e lo tollerano, ma se posti una foto sexy su
Facebook e simili vieni bannato e l’immagine rimossa, anche in caso di opere d’arte di fama
mondiale come abbiamo visto.
Siamo arrivati a questo punto per un uso improprio della figura sessuale che viene usata per
qualsiasi cosa e là dove non è così evidente si insinua che ci sia sessualità dietro, basta vedere
qualsiasi pubblicità, per quanto riguarda il rimuovere opere d’arte sui social, trovo che sia davvero
di un’ignoranza pazzesca, ma ormai la gente non capisce più un cazzo, siamo dei finti perbenismi,
ci si ferma all’apparenza.
Affermi di regalare alla coppia un’esperienza, qualcosa che va oltre la semplice fotografia, puoi
definirlo meglio?
Come nella domanda precedente analoga, mi viene da esprimere in maniera anche un poco
scontata, che sicuramente offro un’esperienza che va al di là della fotografia, io cerco di
fotografare le emozioni, le vibrazioni, i corpi, gli sguardi, i dettagli, e quando si riguardano queste
foto, sempre mi viene detto che si rivivono le stesse emozioni provate durante lo shooting.
Fino a che punto, d’accordo con il cliente, ci si può spingere? Anche durante l’amplesso?
Il cliente può fare ciò che vuole, l’importante che tutti siano consenzienti nel caso di più persone,
ma soprattutto che si abbia il rispetto della mia figura, io non intervengo in nessuno modo nel
gioco… sono dentro, ma sempre dietro la macchina fotografica. Sono una complice esterna.
Hai testimonianze di tuoi clienti riguardo la soddisfazione avuta dopo avere visto lo shooting?
Sì, di tutti posso dire per fortuna.
Se uno volesse provare questa esperienza come deve procedere?
Semplicemente scrivermi e raccontarmi che cosa vuole realizzare, io darò consigli e indicazioni su
come portare a compimento lo shooting (http://www.scattimaliziosi.it).
MAURIZIO DONINI