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WWF Marche e Pro Natura chiedono il rispetto della normativa

Il WWF Marche e Pro Natura sostengono l’azione del Coordinatore del Gruppo
Guardie giurate del WWF Regione Marche, inerente la diffida alla FIPSAS ad
attenersi scrupolosamente al dettame della sentenza della Corte Costituzionale,
288/2012, immettendo in tutto il territorio della Regione Marche,
esclusivamente specie e popolazioni autoctone.
La diffida è stata inviata a seguito del Decreto n. 494 del 30.12.2017 del dirigente
della Posizione di Funzione Caccia e Pesca della Regione Marche con la quale
assegna e liquida alla FIPSAS un contributo di € 58.000 per la realizzazione di
“Progetto di monitoraggio e ripopolamento di specie ittiche nelle acque interne
della Regione Marche”. Il progetto prevede l’immissione di 45/50 q.li di (trote
fario sterili o subadulte) o 43 q.li trote sterili e di novellame di trota fario pari a
15.000 euro. La diffida si è resa necessaria in quanto l’introduzione di individui
sterili di trota fario presuppone la loro appartenenza alla trota atlantica
domestica, specie alloctona. Pratica vietata dalla sentenza della Corte
Costituzionale n.288/2012 dove al punto 4 ritiene “lesivo… il
ripopolamento in natura di specie e popolazioni non autoctone”,
vietata dal D.P.R. 357/97 e dall’attuale legge vigente nella Regione Marche n.
11/2003 dove la finalità dell’art.6, che prende in considerazione le immissioni, è
“la realizzazione di azioni volte al ripristino, conservazione e
valorizzazione delle specie ittiche autoctone” mentre all’art. 18 vieta
“..l’immissione di specie o popolazioni non autoctone…”, all’utilizzo,
quindi, non solo di specie, ma anche di popolazioni alloctone . Stessa
considerazione anche per il novellame con l’aggravante della possibile
ibridazione con l’autoctona trota mediterranea.
In aggiunta a queste motivazioni l’immissione di individui di specie ittiche in
quanto potenzialmente interessanti tratti di fiumi all’interno di aree della Rete
Natura 2000 dovranno essere sottoposti alla procedura della Valutazione di
Incidenza ambientale. Inoltre, tale obbligo si estende anche alle attività che, pur
sviluppandosi al di fuori dei siti Natura 2000, possono avere incidenze
significative su di essi.

Il WWF Marche e Pro Natura, mentre sostengono la pesca come ottimo presidio
del territorio, chiedono contestualmente il rispetto della normativa vigente e che
l’impiego delle risorse pubbliche venga destinato in azioni concrete di
conservazione e valorizzazione delle specie e popolazioni ittiche autoctone e di
riequilibrio faunistico-ambientale come previsto dalla legge 11/2003 e più volte
sostenuto nelle sedi opportune.
Contestualmente, venute meno le condizioni per la nostra permanenza nella
Commissione tecnico-consultiva regionale per la gestione delle acque interne,
comunicheremo le dimissioni dei nostri rappresentanti all’interno della stessa.

WWF Regione Marche Pro Natura