Decreto terremoto: le richieste di integrazione di Cgil Cisl Uil
La legge 229 ha previsto numerose misure a favore delle popolazioni e delle attività
economiche dei territori terremotati. Come Cgil Cisl Uil riteniamo opportuno
avanzare alcune ulteriori proposte, nell’auspicio che trovino risposte in uno dei
provvedimenti legislativi di prossima approvazione, a partire dal “Decreto
Milleproroghe”. Queste richieste sono state consegnate al Commissario Errani in un
incontro svoltosi a Roma il 21 dicembre scorso e sono state inviate alla Giunta
regionale ed ai parlamentari marchigiani.
In particolare si richiede:
– la firma della convenzione prevista dalla Legge 229 tra Ministeri del Lavoro e
dell’Economia e i Presidenti delle Regioni colpite, per consentire l’utilizzo dei
259 milioni stanziati per gli strumenti di sostegno al reddito dei lavoratori
dipendenti, autonomi, collaboratori;
– la proroga al 31 dicembre 2017, del trattamento di integrazione salariale
previsto all’art. 45 della L.229, in favore dei lavoratori del settore privato,
impossibilitati a prestare l'attività lavorativa a seguito degli eventi sismici
dipendenti da aziende o da soggetti diversi dalle imprese, operanti in uno dei
Comuni del “cratere”, per i quali non trovano applicazione le vigenti
disposizioni in materia di ammortizzatori sociali;
– che si preveda la possibilità di sospensione delle ritenute alla fonte da parte di
sostituti d’imposta domiciliati fuori dall’area sismica, se la sospensione (busta
paga pesante) venga richiesta da cittadini residenti nei Comuni del
cosiddetto “cratere”;
– che la sospensione dei termini relativi al versamento dei contributi
previdenziali riguardi, salvo specifica richiesta del lavoratore, solo la quota a
carico del datore di lavoro;
– che per l’anno scolastico 2017/2018 si deroghi ai requisiti minimi per il
mantenimento dell’autonomia scolastica, a favore degli istituti scolastici dei
Comuni terremotati individuati dalla L. 229
– una serie di misure relative agli ammortizzatori richiesti a seguito degli
eventi sismici, tra cui il ripristino del procedimento di informazione e
consultazione sindacale, la possibilità di derogare alla condizionalità relativa
ad esaurimento ferie e permessi in caso di accesso a cassa integrazione, una
flessibilità nell’utilizzo per le imprese che abbiano subito danni e che avessero
già in corso un intervento di cassa integrazione straordinaria;
– l’istituzione di un fondo per il rimborso delle spese di trasporto sostenute in
proprio dai lavoratori sfollati per gli spostamenti dalle zone di alloggio
temporaneo al luogo di lavoro o dalla residenza del lavoratore al luogo di
lavoro in caso di delocalizzazione dell’attività produttiva; o per i costi
sostenuti dalle imprese private e da enti pubblici per il trasposto dei propri
dipendenti.
Come Cgil Cisl Uil abbiamo riattivato molte delle sedi sindacali danneggiate o rese
inagibili dal sisma, siamo impegnati a dare sostegno, informazione e consulenza ai
cittadini nelle numerose incombenze amministrative e abbiamo avviato in alcuni
camping e alberghi della costa delle presenze dedicate.
Con il Comune di Acquasanta Terme è stato concordato un intervento di solidarietà
di 90.000 euro circa per la costruzione di un centro polifunzionale a servizio della
cittadinanza.
Altri interventi di solidarietà si stanno predisponendo e saranno rafforzati, non
appena saranno destinate dalle Segreterie nazionali le risorse della sottoscrizione
nazionale di un’ora di lavoro con quota raddoppiata da parte delle imprese.
Riteniamo fondamentale che la ricostruzione, da avviare concretamente nei
prossimi mesi, garantisca qualità, trasparenza e sicurezza del lavoro; crediamo
anche necessari un piano di messa in sicurezza degli edifici pubblici e del patrimonio
storico, culturale, ed una strategia di rilancio economico e sociale delle aree interne
dell’Appennino che, utilizzando al meglio le risorse europee, possano rappresentare
fattori di sviluppo per tutta la regione.
Ancona 28 dicembre 2016