ARQUATA/ FESTA BELLA, AL LAVORO PER L’EDIZIONE 2016
Manifestazione che affonda le origini nel 1751 quando si combatté la battaglia di Lepanto
(PRESSOFF.INFO) ARQUATA DEL TRONTO, 23 LUG. – La serie di manifestazioni
celebrative denominate “Festa Bella” affonda le sue origini nel 1571, quando il 7 ottobre
nel golfo di Lepanto, in Grecia, si combatté l’omonima storica battaglia tra le forze
cristiane e la flotta turca. A quell’evento, vittorioso per la flotta messa insieme dal Papa S.
Pio V, presero parte circa 150 spelongani imbarcati sulle galere pontificie. Al loro ritorno i
reduci portarono un cimelio di quella memorabile vittoria: una bandiera turca strappata da
una nave della flotta nemica. Questo vessillo è custodito ed esposto nella chiesa
parrocchiale di S. Agata a Spelonga. A partire da quell’evento storico, da sempre ricordato
e celebrato nella tradizione locale con toni di una forte connotazione di devozione alla
Madonna della Salute, l’organizzazione della manifestazione, negli ultimi decenni, ha
subito una notevole caratterizzazione e crescita nei suoi contenuti storico-culturali,
registrando nel contempo un vero e proprio boom nella partecipazione di pubblico e
nell’interesse turistico. Pertanto oggi oltre al dover assolvere allo storico compito di
celebrazione dell’evento che si tramanda immutabile nei secoli, la Festa Bella ha assunto
finalità specificatamente culturali con una serie di manifestazioni ed iniziative, volte allo
studio ed all’approfondimento di aspetti storici, artistici ed antropologici legati al recupero
di culture e tradizioni storiche espresse dal piccolo insediamento montano. Nella frazione
Spelonga così ogni 3 anni nel mese di agosto si svolge la manifestazione “Festa Bella”.
All’inizio dell’estate un gruppo di esperti boscaioli spelongani si reca nel Bosco del
Farneto, sui Monti della Laga, per scegliere e tagliare un grosso albero della lunghezza di
25/30 m. e del peso di diverse decine di quintali, che diventerà l’albero maestro della
nave. Nei primi giorni di agosto un centinaio di uomini di tutte le età lascia il paese per
recarsi al Bosco del Farneto non prima, però, del raduno nella piazza del paese con un
lungo suono di campane che chiama a raccolta l’intera popolazione. Dopo I vari saluti si
parte per la montagna per 3 giorni. Giunti al Bosco del Farneto si organizzano le manovre
per il trasporto: tutti I presenti guidati da un caposquadra si dispongono a coppie lungo i
due lati del fusto; ogni coppia fissa un elemento metallico, “lu crucche”, inserito in un
anello di ferro dove si infila una corda molto corta a sua volta legata ad un paletto di
legno, “la stanghetta”, posto trasversalmente all’asse dell’albero. L’azione contemporanea
delle sole braccia di tutti gli uomini sulle stanghette al grido di “oh forza” del caposquadra
fa sì che il tronco giunga fino al paese. Dopo tre giorni, la domenica, nel pomeriggio e
sempre con il lungo suono a distesa della campane l’albero entra trionfalmente a
Spelonga in un’atmosfera gioiosa e di festa, perchè ancora una volta si è portata a
compimento una fase molto impegnativa e faticosa. Nei giorni successivi tutto il paese
partecipa alla preparazione dell’albero impiegando principalmente rami di abete e in cima
issano la copia della bandiera turca. Il sabato, è l’alzata del palo, altro momento
suggestivo e impegnativo, dove gli uomini, sempre a braccia e con l’ausilio di sole funi e
scale issano l’albero al centro della piazza. Successivamente tutt’intorno all’albero
maestro viene allestita con legno e rami di abete la sagoma di una galea che ricorderà
fino alla prima domenica di ottobre lo storico evento. In quegli stessi giorni tutto il paese
viene addobbato a festa con decorazioni e realizzazioni varie impiegando sempre rami di
abete. Dall’arrivo dell’albero e per tutto il mese di agosto si susseguono varie iniziative e
festeggiamenti tra cui la declamazione di poesie da parte di poeti popolari che
improvvisano e recitano le loro poesie in ottava rima, la gara podistica, il palio dei rioni,
oltre alle varie serate musicali e culinarie. Tutto ciò è il prodotto di un impegno di tutta la
popolazione fatto di partecipazione, impegno, devozione e spirito di sacrificio.
Per informazioni: Associazione Santesi Festabella Spelonga, fraz Spelonga, 63096
Arquata del Tronto (AP), C.F 92056190447, e_mail info@spelonga.it,
www.spelonga.it, pagina facebook @FestaBellaSpelonga, telefono 338 8918112.