Ve lo meritate…………. Voi italiani!
Un mio parente quando era in vita apostrofava affettuosamente la moglie in questo modo: “Sei così stupida che riuscirebbero ad toglierti un organo interno senza che tu te ne accorga”.
Un epitaffio che si attaglia perfettamente alla popolazione italiota, che fa fallire i referendum per mancato quorum, disertandoli.
Certo, potremmo dire che l’ultimo valido recentemente, quello sull’acqua pubblica, malgrado la volontà degli elettori sia stata manifestata chiaramente, è stata sconfessata nei fatti dai governanti, “quindi a che serve esprimersi, tanto poi non ti ascoltano”.
Non parliamo poi di elezioni, ormai manifestamente truccate in tutto l’occidente che gravita sotto gli USA, per usare le parole del tre volte candidato alla presidenza americana Ron Paul, che ai microfoni di RT afferma: “Sempre più persone stanno scoprendo che il sistema è tutto truccato e il voto è solo per la pacificazione della gente”.
Di ragioni per non dire la propria se ne trovano quante vogliamo, ci mancherebbe.
Tuttavia, il non cogliere l’opportunità di esprimere la propria volontà ha per la popolazione la conseguenza diretta di non aver più diritto a lamentarsi per quanto poi i governanti si permetteranno di fare, per quante libertà limiteranno, quanti diritti scipperanno, quante ricchezze sottrarranno.
Perché il messaggio che questo referendum fallito manda alla classe politica più corrotta e impresentabile di sempre è: FAI PURE DI NOI QUEL CHE VUOI.
Non ha importanza il fatto occasionale che si riferisca ad un tema specifico, magari ritenuto poco interessante dai più – un mio collega architetto sul suo profilo facebook scrive testualmente “Non andando a votare ho esercitato il mio sacrosanto diritto a non sapere un cazzo di trivellazioni e piattaforme marine” – quel che conta è che da qui in poi per ogni altra questione di impatto più diretto e immediato il politico di turno può andare in tv a dire: “Ci pensiamo noi a decidere, tanto voi, grandissimi coglioni, anche quando vi si dà l’opportunità di esprimervi, o ci date ascolto e andate al mare o date ascolto a voi stessi e state a casa a masturbarvi”.
Quindi, italiani, ve lo meritate.
Vi meritate che vengano ad espiantarvi gli organi interni, mentre siate occupati a gratificarvi in quei pochi momenti che le grane di lavoro e le incombenze amministrative vi lasciano liberi, parlando di argomenti fondamentali come le prodezze Balotelli o la farfalla di Belen davanti all’aperitivo nell’happy hour che ormai di happy ha solo il barista che per lo meno dice “Per stasera ho fatto cassa, fanculo a questi idioti”.
Voi, italiani.
Perché per il sottoscritto che ha eletto residenza altrove, l’Italia è una forma sul mappamondo e una bandierina stropicciata da riguardare ogni tanto ripensando ai tempi in cui la coglionaggine non aveva avviluppato anche tutti quelli nei quali precedentemente l’intelligenza almeno barlumeggiava.
Oops, cosa dico…
Viva l’Italia, il glorioso made in italy che spopola nel mondo, l’arte, la cultura, i santi, navigatori e poeti, lunga vita alla perla del mediterraneo, patria della buona cucina e del bel canto, dove ‘o sole mio” risplende sempre dalle Alpi a Lampedusa, carezzando monumenti e nitide architetture, vigneti e filari di cipressi, baldi giovani e belle fanciulle, le cui bellezze nei secoli i maestri che il mondo invidia hanno immortalato con tocco impareggiabile su tela, tavola e bronzo.
Viva l’Italia, …………………….
Jervé