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Piazza Roma si tinge di viola per la giornata mondiale della prematurità

000prematuriFondazione Salesi, Comune di Ancona e Reparto di Neonatologia insieme a sostegno dei bambini nati prematuri. Dalle 16:00 alle 20:00 luci accese sulla fontana e un gazebo informativo.

 

Martedì 17 novembre la Fondazione Ospedale Salesi Onlus, insieme al Comune di Ancona e al Reparto di Neonatologia, festeggerà in Piazza Roma ad Ancona la Giornata Mondiale del Neonato Pretermine. Per l’occasione dalle ore 16:00 alle ore 20:00 la Piazza e la sua fontana si illumineranno di viola, colore che contraddistingue queste evento in tutto il Mondo, giunto quest’anno alla sua quinta edizione. Nelle stesse ore sarà inoltre allestito un gazebo con banchetto informativo per illustrare tutte le problematiche relative alla nascita prematura: una situazione che interessa un bambino ogni dieci nuovi nati.

«In questa giornata – spiega la Dott.ssa Annarita Settima Duca, direttore operativo della Fondazione Salesi – vogliamo rivolgere un augurio a tutti i neonati prematuri che lottano per la vita, ai loro genitori coinvolti attivamente in questa lotta, e a tutti i medici e al personale infermieristico dei reparti neonatologici italiani, anche loro impegnati a sostegno della loro vita. Una sfida che l’Ospedale Pediatrico Salesi vive in prima linea, con il suo reparto di terapia intensiva neonatale: un’eccellenza della nostra sanità regionale».

Due gli aspetti su cui si vuole richiamare l’attenzione generale: l’assistenza nella prima ora di vita del neonato, la cosiddetta “Golden Hour”, e quella relativa ai primi tre anni, ovvero il “Follow-Up”. In Italia ogni anno si registrano circa 40mila nascite premature, cioè che si verificano prima della 37a settimana di età gestazionale. Ottimizzare l’assistenza nelle prime fasi della vita di questi piccoli e fragili pazienti risulta quindi fondamentale, ed ecco perché si cerca di lavorare per ottenere i migliori risultati possibili.

In particolare le cure che si prestano nella prima ora di vita possono influenzare ampiamente gli esiti a distanza in questa popolazione di neonati estremamente vulnerabili. Cure che possono contare la rianimazione cardiorespiratoria, la termoregolazione, l’antibioticoterapia precoce, la nutrizione parenterale per la prevenzione o la gestione dell’ipoglicemia. Per quanto riguarda il “Follow-Up”, invece, le indicazioni della Società Italiana di Neonatologia si basano su tre principi: multidisciplinarietà delle figure mediche coinvolte (neonatologo, neuropsichiatra infantile, fisiatra, psicologo, fisioterapista, psicomotricista, oculista, audiologo, neurochirurgo, nutrizionista, pneumologo), adozione dell’approccio “patient and family centered” che garantisce una filosofia assistenziale basata sui bisogni del paziente e della famiglia, e costruzione di una rete cooperativa tra le diverse realtà socio-sanitarie che operano nel territorio.

 

 

 

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