Trasnazionale e on demand il futuro del trasporto pubblico
È stato presentato oggi presso l’Ego Hotel di Ancona, all’interno della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, lo stato di avanzamento del progetto europeo Intermodal, che ha l’obiettivo di individuare nuovi modelli di trasporto intermodale e sostenibile, con un occhio di riguardo per i servizi di collegamento turistico-ricettivi. I progressi sono stati resi noti a termine di una riunione del Local Mobility Board, il panel di esperti costituito da tutti gli attori operanti nel settore del trasporto locale e altri soggetti portatori d’interesse, ovvero Conerobus, Ferrovie dello Stato, Autorità Portuale, Parco del Conero, Associazione turistica Riviera del Conero, e gli enti istituzionali Comune di Ancona, Provincia di Ancona e Regione Marche.
Due le tematiche principali affrontate nel corso della conferenza stampa da Conerobus, in qualità di capofila del progetto Intermodal: l’analisi dei risultati ottenuti con la sperimentazione di una linea on demand proposta nei mesi scorsi, e la redazione di un documento contenente alcune proposte e linee guida da sottoporre ai diversi stakeholder attivi nella pianificazione e gestione delle reti di trasporto e della promozione turistica.
Ciò che il progetto ha fatto emergere, è stato il bisogno di mettere in rete le numerose infrastrutture che già esistono sul territorio, in modo da rendere più efficiente e funzionale il modello di interconnessione (intermodalità), pensando agli spostamenti sia degli utenti locali che a quelli dei turisti. Da qui l’esigenza di interagire tanto con quei soggetti internazionali che in un’ottica turistica sono posti in una posizione di prossimità rispetto a noi, che anche con gli enti istituzionali che svolgono ruoli di regolamentazione e legiferazione. E proprio a loro, saranno rivolte le linee guida attualmente in fase di redazione da parte del Local Mobility Board, frutto degli studi, delle ricerche e delle sperimentazioni effettuate all’interno del progetto sia da Conerobus sul piano locale, che dagli altri attori coinvolti nei loro rispettivi livelli di competenza.
Tra le proposte in fase di studio, anche quella di introdurre nuovi tipi di classificazione per le tratte degli autobus che vadano al di là della classica distinzione tra corse urbane ed extraurbane. Un’idea scaturita anche a seguito della sperimentazione del servizio di trasporto a chiamata ProntoConero effettuato nei mesi scorsi sulla linea Ancona-Massignano, e conclusasi il 12 settembre. Anche se resta da ultimare l’analisi dei dati e quella relativa alla customer satisfaction, esistono comunque già alcune importanti osservazioni numeriche su cui ragionare, in particolare la sensibile riduzione dei chilometri percorsi dai mezzi della Conerobus, che ha generato un impatto positivo in termini di emissioni inquinanti e di congestione del traffico, in un’area da tutelare come quella del Parco del Conero.
Certo, le caratteristiche di un modello di servizio a chiamata sono comunque molteplici, e per una efficace introduzione che non sia semplice sperimentazione è fondamentale configurare adeguatamente le modalità con cui condividere e comunicare la novità ai diversi utenti target. Questo per aiutarli ad acquisire la giusta confidenza con il nuovo modo di fruizione del servizio. Alla conferenza stampa, presenti anche alcuni degli autisti che hanno concretamente prestato servizio sulla linea on demand, che hanno riportato come, per lo meno in riferimento all’utenza a bordo, solo in rari casi si sono registrate lamentale iniziali, mentre molti viaggiatori hanno espresso direttamente al conducente il proprio apprezzamento (ad esempio la riduzione del tempo di percorrenza tra frazione e centro città).
Sono state infine prese in esame anche alcune possibili iniziative future da proporre nell’ambito del progetto, la cui data di chiusura, inizialmente fissata a settembre 2015, è stata prorogata fino a marzo 2016. Sicura l’organizzazione a breve di un mobility day, resta ancora in fase di valutazione la possibilità di intraprendere alcune iniziative finalizzate a promuovere l’utilizzo del mezzo pubblico, con l’obiettivo di facilitare il raggiungimento del centro cittadino nel periodo dello shopping natalizio, così come i luoghi artistico-culturali della città, specie in concomitanza di particolari eventi.
Posto all’interno della più ampia organizzazione della Macro Regione Adriatico-Ionica, il progetto Intermodal coinvolge diversi attori: l’azienda di trasporto pubblico locale Conerobus, con il ruolo di capofila, il Comune di Jesi, la Regione Emilia Romagna e la Regione Puglia per l’Italia; Ministero dei Trasporti Albanese, Comune di Valona, Comune di Sebenico, Contea di Spalato e l’agenzia Dunea per quanto riguarda le zone poste al di là dell’Adriatico. Il progetto è finanziato con fondi comunitari assegnati attraverso il programma di cooperazione transfrontaliera IPA-Adriatico, e ha preso il via nell’ottobre del 2012.
Moretti Comunicazione
Luca Socionovo