EconomiaMacerataNotizie in EvidenzaUltimissime Notizie

A scuola di green economy: la designer Donati insegna l’arte del riuso

000riusogreenSi è tenuto a Civitanova Marche un nuovo appuntamento del ciclo di incontri con gli studenti “Futuro al verde o in verde?” organizzato dalla Camera di Commercio di Macerata. Intervenuta anche la designer maceratese Beatrice Donati, che ha spiegato come fare del riuso dei rifiuti di pellame un nuovo business

 

A scuola di sostenibilità ambientale. Con chi della sostenibilità ha fatto il suo lavoro.

Si è tenuto ieri il terzo appuntamento del ciclo di incontri “Futuro al verde o in verde?“, iniziativa organizzata dalla Camera di Commercio di Macerata e dedicata al tema della green economy, per sensibilizzare gli studenti delle scuole superiori della provincia di Macerata. Un’occasione per apprendere dalla viva voce degli imprenditori che lavorano sul campo tutte le opportunità offerte dall’economia che rispetta l’ambiente.

E così l’incontro, svoltosi all’IIS Bonifazi di Civitanova Marche, con gli studenti del terzo anno degli indirizzi moda, turistico e grafico, ha visto la testimonianza della giovane designer maceratese Beatrice Donati, che ha fatto dell’arte del riuso la sua passione ed il suo business.

Fondatrice della ditta artigianale Be-ars, la Donati ha dato vita al progetto “Pelle Nuova”, focalizzandosi sugli scarti della lavorazione delle pelli nell’industria calzaturiera, e mettendo al centro del suo lavoro il riuso come pratica virtuosa per l’ambiente, la società, il lavoro e la produzione.

Come ha spiegato l’artista stessa nel corso dell’evento, infatti, la sua idea nasce non solo dalla volontà di sottrarre il rifiuto alla discarica dandogli nuova vita, ma anche dal desiderio di creare un ciclo di buone pratiche che consenta di creare nuovo lavoro e di cambiare gli stili di vita orientandoli all’ecosostenibilità. Il problema dei rifiuti è infatti annoso e difficile da risolvere, ed è spesso al centro del dibattito soprattutto nelle società occidentali.

E proprio partendo dal sistema di smaltimento per pressatura dei rifiuti di pellame -classificati come Cer 040109-, la Donati ha sviluppato una tecnica per il loro trattamento: sono nati, così, dei veri e propri oggetti d’arte, come lampade traforate, sedute colorate, cesti intrecciati, svuotatasche, tavoli, librerie, mensole e altri complementi d’arredo.

“Gli scarti di pelle -ha spiegato la designer- vengono uniti con una particolare colla ad acqua, ecologica e non tossica, a differenza di quelle utilizzate come collante per le varie parti della scarpa. Con questa tecnica è possibile produrre nuovi oggetti senza inquinare, al contempo evitando le grandi spese per lo stoccaggio e la gestione dei rifiuti”. Ciò significa anche creare nuove nicchie di mercato, possibilità di business e di occupazione artigianale.

“Parlare di rifiuti -ha aggiunto la Donati- è oggi più che mai rilevante, soprattutto se si considera che il trend della loro produzione in Italia è in costante crescita. E questo per le aziende comporta costi lievitati per il loro smaltimento obbligatorio. Basti pensare che solo nelle Marche i rifiuti speciali (tra cui sono compresi quelli relativi alla lavorazione delle pelli) ammontano, in base all’ultimo rapporto regionale, a quasi 2.500.000 tonnellate all’anno, di cui quasi il 68% è costituito da rifiuti non pericolosi. Per quanto riguarda la lavorazione della pelle nell’industria calzaturiera, senza dubbio la maggior concentrazione di scarti si registra nel distretto maceratese, noto in tutto il mondo per la sua produzione di scarpe. E anche qui i dati parlano chiaro: la provincia di Macerata ha conferito, nel 2013, ben 4.500 tonnellate di rifiuti classificati come Cer 040109”.

E proprio da questi dati impressionanti la Donati è partita per sviluppare la sua idea: il riuso consente alle aziende calzaturiere di vendere i propri scarti, evitandone i costi di smaltimento; il mancato trattamento dei rifiuti preserva l’ambiente e il nuovo mercato originatosi apre lo spazio alla creazione di nuove imprese artigianali. E, nel caso della Donati, si tratta di un’impresa molto particolare: gli oggetti prodotti dall’artista sono infatti dei veri pezzi unici, diversi gli uni dagli altri, in quanto i pezzi di pellame non vengono selezionati preventivamente, né per forma, né per colore, né per materiale.

“Il progetto Pelle Nuova ha anche valenza sociale -ha concluso la Donati-, perché intende coinvolgere, nelle fasi di lavorazione, pensionati, artigiani e volontari, ed apre a nuovi possibili scenari di occupazione”.

E proprio per queste caratteristiche ambientali, sociali e culturali, la designer ha ricevuto nel 2013 il premio “Ridurre si può nelle Marche” di Legambiente. L’artista ha inoltre esposto le sue opere a Ecomondo a Rimini e, recentemente, all’Istituto europeo del design di Firenze.

All’incontro di Civitanova Marche hanno preso parte anche Luca Calcagni di Green Line srl, che ha trattato il tema della ricerca e innovazione nel recupero dei materiali tessili di scarto, e Rosario Culmone, docente al corso di laurea in Informatica all’università di Camerino, intervenuto in merito al gaming e risparmio energetico.

Moretti Comunicazione

Giorgio Moretti