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Renzi tosa le Banche e l’ABI si in…furia

0def2014Arrivano le prime misure del Def, il documento economico e finanziario del governo Renzi. E arrivano subito le polemiche come quella dell’Abi. Il consiglio dei ministri ha approvato il documento e al termine il presidente del consiglio ha tenuto la consueta conferenza stampa. La prima è stata una battuta: «Il ministro Padoan oggi si è trovato in grandissima difficoltà non per le tensioni sul Def ma circa la prova tv che riguarda Destro visto che è noto tifoso».

La misura contestata è il raddoppio al 26% dell’imposta sulle plusvalenze delle quote Bankitalia: sarebbe l’asso del governo per raggiungere i 6,6 miliardi per tagliare il cuneo. La misura, non contenuta nel Def, arriverebbe comunque sul tavolo del Cdm. Per l’Abi, l’associazione delle banche, si tratta di un’ipotesi: «Ingiusta e illogica».

Le privatizzazioni I proventi delle privatizzazioni ammonteranno a circa 12 miliardi nel 2014. Lo si legge nella bozze del Pnr allegato al Def. Gli introiti saranno utilizzati per ridurre il debito pubblico. Anche nel 2015, 2016 e 2017 i ricavi saranno di circa 10-12 miliardi annui, pari a circa 0,7 del Pil
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Spending La revisione della spesa pubblica attraverso la spending review porterà a 6 miliardi di risparmi nel 2014, a 17 nel 2015 e a 32 nel 2016.

I dati sul lavoro La disocupazione italiana salirà al 12,8% nel 2014, dal 12,2% del 2013. È quanto si legge nelle nuove stime contenute nel Def. Il tasso dei senza lavoro scenderà al 12,5% nel 2015 e al 12,2% nel 2016.

Le rendite finanziarie Il governo punta a ridurre l’Irap di almeno il 10% attraverso il contemporaneo aumento della tassazione sulle rendite finanziarie. È quanto si prevede in più bozze del Piano nazionale delle riforme allegato al Def in discussione in Cdm.