Convegno della Fondazione Area Radiologica sul tema Dalla Sanità alla Salute: il tempo delle scelte
Jesi (AN), 11/04/2025. Si è tenuto oggi, presso il Centro Congressi dell’Hotel Federico II a Jesi (AN) il Convegno della Fondazione Area Radiologica sul tema Dalla Sanità alla Salute: il tempo delle scelte, presieduto da Giulio Argalia, Presidente Fondazione SNR Area Radiologica che riunisce Radiologi, Medici Nucleari, Radioterapisti e Fisici Medici.
“Il tema di fondo che abbiamo affrontato – ha detto Giulio Argalia – è quello della sostenibilità del SSN che, rimasto confinato all’attenzione degli addetti ai lavori fino allo scoppio della Pandemia, oggi il tema più sentito da 60 milioni di persone, che si stanno rendendo conto che il SSN è prossimo al punto di non ritorno. Tutti i sondaggi confermano che la sanità è diventata la priorità del paese. Infatti i principi fondamentali del SSN sono ormai stati traditi e numerosi problemi condizionano la vita quotidiana delle persone, in particolare delle fasce socio-economiche più deboli: interminabili tempi di attesa, affollamento del Pronto Soccorso, impossibilità di iscriversi ad un medico o un pediatra di famiglia vicino al proprio domicilio, inaccettabili disuguaglianze regionali e locali, migrazione sanitaria, aumento della spesa privata e impoverimento delle famiglie fino alla rinuncia alle cure”
Sono intervenuti Marcello Bozzi, Vice Presidente OPI Ordine Provinciale Infermieri Ancona-Marche, Michele Caporossi, Manager pubblico – Voce alle Marche, Italo Paolini, Segretario Regionale SIMG Società Italiana di Medicina Generale Marche, Maria Luisa Quaglieri, Direttore IOM (Istituto Oncologico Marchigiano) Jesi-Macerata, operatori che lavorano sul territorio marchigiano a diverso titolo; chi ha avuto esperienze dirigenziali, chi impegnato nelle strutture ospedaliere, medicina territoriale e nel volontariato.
Di seguito, Nino Cartabellotta, medico specialista in Gastroenterologia e Medicina Interna, Presidente e Direttore Scientifico della Fondazione GIMBE (Gruppo Italiano per la Medicina Basata sulle Evidenze), Responsabile scientifico dell’Osservatorio sulla sostenibilità del SSN
ha tenuto una Lettura Magistrale dal titolo: Tutela della salute: da diritto per tutti a privilegio per pochi?
La Fondazione GIMBE, non ha fini di lucro, ha lo scopo di favorire la diffusione e l’applicazione delle migliori evidenze scientifiche con attività indipendenti di ricerca, formazione e informazione scientifica, al fine di migliorare la salute delle persone e di contribuire alla sostenibilità di un servizio sanitario pubblico.
“L’Ordine degli Infermieri – ha detto Marcello Bozzi, Vice Presidente OPI Ordine Provinciale Infermieri Ancona-Marche – è un Ente Sussidiario dello Stato e tra i compiti statutari sono ricompresi la tutela della popolazione e la valorizzazione degli infermieri.
Questo evento ha offerto un’importante occasione di confronto su argomentazioni di grande attualità e pertanto l’Ordine degli Infermieri ha particolarmente apprezzato l’invito a partecipare all’iniziativa, con la possibilità di portare all’attenzione dei partecipanti i punti di forza e di debolezza del nostro sistema sanitario”.
Nel suo intervento Michele Caporossi ha affermato: “Intendiamo affrontare la problematica delle liste d’attesa e il potenziamento del monitoraggio della domanda e dell’offerta Sanitaria con 4 obiettivi principali:
La centralizzazione del controllo delle liste d’attesa attraverso un team dedicato e l’adozione di intelligenza artificiale per monitorare e ottimizzare in tempo reale la domanda e l’offerta sanitaria.
L’appropriatezza delle prescrizioni attraverso l’implementazione di un sistema di analisi delle ricette dematerializzate, riducendo sprechi e migliorando l’allocazione delle risorse.
La proattività nella gestione della domanda integrando un sistema che intercetti le prescrizioni e contatti proattivamente i pazienti, evitando la necessità di chiamare il CUP e riducendo i tempi di attesa e la mobilità passiva.
Stabilire un accordo con i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta per garantire una gestione integrata e tempestiva delle richieste, favorendo il flusso ottimale delle prescrizioni verso le strutture sanitarie.
Questa proposta mira a rendere il sistema sanitario più efficiente e reattivo, sfruttando l’innovazione tecnologica e una forte collaborazione con i professionisti del territorio, al fine di ridurre i tempi di attesa e migliorare l’accesso alle cure”.
Ha continuato Caporossi: “Proponiamo di riformare gli enti intermedi della Regione Marche – con l’istituzione del Consorzio MARTE (MARche Tecnologie per l’Efficienza SANITARIA) con l’obiettivo di creare un organismo unico regionale dedicato alla programmazione strategica, al controllo degli acquisti e all’innovazione tecnologica in ambito sanitario, capace di ottimizzare l’impiego delle risorse pubbliche e garantire elevati standard qualitativi dei servizi erogati, tramite l’aggregazione di alcune delle competenze”.
“Stiamo assistendo da diversi anni e ancora nei prossimi anni – ha affermato Italo Paolini, Segretario Regionale SIMG Società Italiana di Medicina Generale Marche – ad un cambiamento demografico ed epidemiologico che ha assoluta necessità di un SSN e cure primarie in grado di affrontare e farsi carico della gestione di cronicità, multimorbidità e riduzione dell’autosufficienza. Purtroppo questo non sta avvenendo e abbiamo una situazione di grave difficoltà del SSN e della medicina generale con un numero di Medici di Medicina Generale insufficiente, un lavoro quotidiano gravato da burocrazia e teleburocrazia che va a pesare sulle condizioni di lavoro, riducendo efficienza nella risposta professionale e nell’attrattività nello scegliere, da parte dei giovani medici, la strada della medicina di famiglia. Dobbiamo agire subito per realizzare un vero cambiamento nella capacità di risposta professionale con potenziamento della figura del Medico di Medicina Generale, integrazione con personale amministrativo ed infermieristico e sviluppo di capacità di gestione diagnostica e terapeutica”.
“Per lo IOM, – ha detto Maria Luisa Quaglieri, Direttore IOM (Istituto Oncologico Marchigiano) Jesi-Macerata -“salute” significa innanzitutto prendersi cura, prendersi carico e assistere 24 ore su 24 chi ha bisogno di noi. È questo lo spirito che anima la nostra associazione fin dalla sua nascita”.
Lo IOM nasce nel 1996 come associazione mista pubblico-privata, attraverso un accordo di programma che vede la partecipazione attiva della Regione. Una collaborazione virtuosa tra istituzioni pubbliche e soggetti del privato sociale, uniti da un obiettivo comune: assistere il paziente oncologico e la sua famiglia nel percorso di malattia, offrendo un supporto umano, sanitario e psicologico, direttamente nel luogo più naturale e protetto possibile: la casa.
“Lavoriamo – ha continuato Maria Luisa Quaglieri – in un ambito territoriale ampio, che comprende Jesi e tutta la Vallesina, e da due anni e mezzo anche l’area di Macerata fino a San Severino. Offriamo assistenza domiciliare oncologica, portando l’ospedale a casa, evitando disagi, spostamenti e solitudini. Non ci occupiamo solo della cura medica e infermieristica, ma garantiamo anche supporto psicologico, igienico, relazionale e l’affiancamento prezioso dei volontari, veri custodi di umanità.
Ogni anno, sulla base dei bisogni che emergono dal territorio, costruiamo nuovi progetti che rispondano in modo concreto e mirato alle esigenze delle persone. L’ultimo progetto nato è Casa IOM, un’iniziativa innovativa e completamente gratuita rivolta alle donne oncologiche. Si tratta di un appartamento interamente allestito per offrire percorsi di supporto socio-sanitario, come sostegno psicologico, yoga, meditazione, gruppi di ascolto e momenti di condivisione. Un luogo accogliente e sicuro, pensato per accompagnare le donne in un cammino di cura, consapevolezza e rinascita. Casa IOM è molto più di un progetto: è un messaggio chiaro di vicinanza e dignità, è la risposta concreta di un’associazione che ascolta, si evolve e continua a mettersi a servizio della comunità”.
Gianni Moreschi