Attualità a cura di Maurizio DoniniUltimissime Notizie

Singlism vs single è bello

t-shirt-uomo-single-e-bello“Singlism in the workplace might involve single people covering unpopular shifts for those married

employees with parental responsibilities.”

Cambridge Advanced Learner’s Dictionary & Thesaurus

vs.

Penso che il momento in cui siamo costretti ad essere single , in realtà sia quello dove impariamo a stare da

soli, ma quanto vogliamo diventare bravi a stare da soli? Non corriamo il rischio di diventare single così

perfetti e così indipendenti da perdere l’occasione di stare con una persona splendida

Single ma non troppo (Dakota Johnson – film 2016)

Per lo Stato Italiano e la nostrana Agenzia delle Entrate, visto che siamo in tempo di dichiarazione dei

redditi, è chiaro che il nostro non è un paese per single. Tutta la parte economica e fiscale è basata sulla

fatidica coppia, se devi chiedere un prestito in banca è uso comune, oltre una certa cifra, chiedere la firma

congiunta. In Italia, secondo l’Ocse, la mancanza di sgravi fiscali fa sì che versino in tasse il 49% del reddito,

contro il 39,9% delle coppie con un figlio.

Poi la coppia è socialmente accettata, rispecchia l’immagine che un paese dominato dalla Chiesa da sempre

rende, l’indissolubile legame che l’uomo non può sciogliere. Il single è visto dai lui delle coppie come un

potenziale pericolo, libero, sul mercato, un rapace che con la sua vita spericolata e piena di avvenimenti

stride con il grigio piattume matrimoniale.

Poi i mariti ingrassano, le moglie invece di assecondarli presentandosi in lingerie Victoria’s Secrets li

rimpinzano di manicaretti, la linea crolla impietosamente tra la pigrizia del divano serale ed un eccesso di

zuccheri e lipidi. I single maschi si vestono alla moda essendo cacciatori, le singles indossano miniabiti e

scollature vertiginose non avendo maschi gelosi a tenerle a freno, non devono assecondare i desideri di

nessuno. Sembra tutto perfetto e meraviglioso, eppure….

Quando un single entra da solo al cinema o in un ristorante genera un senso di compatimento, appare fuori

posto, socialmente inaccettabile, soprattutto se è donna sopra i 40. Nel caso si trovi ad uscire con altre

coppie, che sono la maggioranza oltre una certa soglia di età, è considerato un problema, quello cui tocca

reggere il lumino, gli altri parlano di cani e bambini, di ricette e creme, di cene famigliari, tutti argomenti

che sono alla base di innumerevoli suicidi da noia profonda, ma nella sua deprecabile situazione il single è

un corpo socialmente avulso.

In Italia le “famiglie unipersonali”, come le definisce l’Istat, sono il 31,3% dei nuclei familiari: un’impennata

del 12,9% dal 1971. Sono quasi 8 milioni, al 58% donne e in maggioranza over 45, con una forte presenza (il

47,4%) di ultra 65enni, il top a Milano con il 52,8%. In Europa 16 Paesi ci superano. Negli Stati Uniti i single

sono oltre il 50%. In un decennio, i single sono cresciuti del 40% persino in India.

A questo potete decidere se essere compatiti cacciatori solitari gravati di tasse oppure pigri e grassi dolci

metà di una felice (?) coppia.

MAURIZIO DONINI